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Una mostra “Con-turbante” promossa da Acto

Una mostra “Con-turbante” promossa da Acto

Nello Spazio interviste di Palazzo Pirelli fino al 27 settembre gli scatti di Francesco Sciacca. Lo scopo è da un lato promuovere la prevenzione, dall’altro aiutare le donne malate di tumore a liberarsi da ogni forma di inibizione estetica

A Milano è possibile visitare la mostra fotografica di Francesco SciaccaCon-turbante”, promossa dalla rete nazionale di associazioni “Acto – Alleanza contro il Tumore Ovarico” e allestita presso lo Spazio interviste di Palazzo Pirelli fino al 27 settembre.

Per molto tempo, nell’immaginario femminile, il turbante è stato associato al tumore. Oggi non è più così: il turbante è diventato un accessorio che esalta la bellezza e la femminilità di ogni donna. Lo dimostrano gli scatti di Sciacca.

Ideata da Acto Sicilia la mostra propone una galleria di ritratti di pazienti che indossano i turbanti disegnati dallo stilista Marco Strano che interpretano la forza e l’energia di tutte le donne, ne celebrano la bellezza e ne valorizzano la femminilità.

L’obiettivo è aiutare le donne malate a liberarsi da ogni forma di inibizione estetica legata ai devastanti cambiamenti dell’aspetto fisico e ai danni psicologici prodotti dalle terapie oncologiche, prima fra tutti la perdita dei capelli: scegliere un turbante, giocare con la propria immagine significa ridare qualità, forza e prospettiva alla propria vita. Sono esposti anche i turbanti in apposite teche.

Daniela Spampinato, presidente di “Acto Sicilia”, spiega: «Questo progetto dà risalto non alla drammaticità della malattia bensì alla vita, al divertimento, alla forza e alla gioia che le donne, seppur in un momento di difficoltà, riescono ad esprimere con semplicità e condivisione».

Simona Tironi, vicepresidente della Commissione Sanità della Regione Lombardia aggiunge: «I numeri confermano come la prima “arma” contro i tumori ginecologici sia l’educazione alla salute e alla diagnosi preventiva. Per sconfiggere il tumore resta fondamentale scoprirlo agli stadi iniziali. E questo è possibile solo con un’azione di prevenzione che può essere fatta anche attraverso una mostra fotografica.
“Con-turbante” è un titolo molto bello, un gioco di parole che fa riferimento al fatto che una donna, anche durante la malattia, ha il diritto di vedersi e di essere guardata come prima, con la sua femminilità e anche la sua sensualità. È un messaggio di normalità durante un percorso di chemioterapia che si rivolge direttamente alle donne che possono mettersi un turbante e andare a fare la spesa o a prendere il figlio a scuola».

La mostra è stata inaugurata, in occasione della quarta “Giornata Mondiale dei Tumori Ginecologici” (“World GO Day”) del 20 settembre, promossa dal network europeo delle associazioni pazienti di tumori ginecologici, per far conoscere alle donne le neoplasie ginecologiche, come si prevengono e come si curano e per ribadire l’importanza della prevenzione.

È dedicata al tumore dell’endometrio, il quarto tumore più frequente nella popolazione femminile dopo il tumore al seno, al colon e al polmone. Il tumore dell’endometrio, dell’ovaio, della cervice uterina, della vulva e della vagina ogni anno colpiscono nel mondo 1.300.000 donne e circa 18mila in Italia. Sono i tumori femminili più frequenti ma sono anche quelli meno conosciuti e più sottovalutati dalle donne.

Per informazioni: tel. 02 67482777 – urp@consiglio.regione.lombardia.it

Danilo Lenzo
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