Sabato 8 maggio riapre i battenti lo storico cinema e teatro magentino, da 31 anni un riferimento di cultura per Magenta e tutto il territorio
Il cinemateatroNuovo di Magenta riapre e lo fa col film NomadLand, vincitore di 3 premi Oscar. Tornerà alle proiezioni da sabato 8 maggio (ore 19.40) e lo farà anche domenica 9 (16.30 e 18.30) e lunedì 10 (19.40), anche attraverso la prevendita online – a partire da martedì 4 maggio – opzione che permette anche di scegliere i posti e comprare i biglietti, senza dover passare dalla cassa.
Sono orari pensati per rispettare le norme attuate in questo periodo, ma già si guarda avanti: «per i prossimi due weekend manterremo questi orari. Ma se poi verrà portato alle 23 l’orario di rientro, come si ipotizza, riprenderemo anche la rassegna settimanale del FilmForum sospesa a ottobre», afferma Alberto Baroni, storico responsabile della Sala di Comunità: «riprendiamo quindi da dove ci siamo fermati».
La pandemia non ha permesso l’anno scorso di festeggiare come si sarebbe voluto il trentennale di questa sala di Comunità, conosciuta e apprezzata per la sua proposta culturale, che comprende proiezioni cinematografiche ma anche una ricca offerta teatrale.
Riaprirà ancora una volta, ma rinnovata: sono da poco terminati i lavori di ristrutturazione della sala e dei locali sanitari. Si prepara quindi ad accogliere in tutta sicurezza gli spettatori.
Ecco il trailer del film NomadLand, che sarà proiettato al cinemateatroNuovo di Magenta
CinemateatroNuovo di Magenta, il senso di essere sala di Comunità
Come detto, il cinemateatroNuovo di Magenta è una sala di Comunità. Che cosa significa? Con questo termine si definiscono quelle che una volta erano chiamate sale parrocchiali. Dagli anni Sessanta in poi se ne contavano praticamente una in ogni parrocchia, che è l’ente proprietario e di solito gestore diretto. «Il valore che assumono le sale di comunità è significativo: sono un punto di riferimento territoriale che tiene conto di determinati temi e valori, sempre aprendosi alle proposte culturali sia cinematografiche che teatrali – racconta Baroni – Significa proporre film di qualità e rivolti alle famiglie oltre a spettacoli e iniziative teatrali che facciano attenzione sì al quotidiano, ma anche alla spiritualità e alla Fede». Un esempio è la programmazione, proposta da ACEC (Associazione Cattolica Esercenti Cinema) e rivolta alle scuole intitolata “Fedi in Gioco a Scuola”, rassegna cinematografica dedicata al dialogo interreligioso, all’integrazione, alle relazioni interculturali e alla crescita civile. È una proposta articolata online, ma molto apprezzata, cui hanno aderito 18 classi dell’Istituto Einaudi, 16 del Liceo “Quasimodo” oltre a due delle scuole elementari sempre di Magenta.
Un riferimento trentennale, alla ricerca di volontari
Il cinemateatroNuovo è nato l’11 novembre 1990, giorno di San Martino, patrono della città di Magenta. A volerlo fu don Giuseppe Locatelli, promotore della ristrutturazione dell’oratorio e della sala, ma la scelta fu poi ribadita da don Fausto Giacobbe, allora parroco dell’inaugurazione. “Nasceva in un tempo in cui non era più usuale che una parrocchia investisse su una sala teatrale e cinematografica”, si ricorda.
È stata una scommessa – vinta – donare alla città «un luogo di arte e di cultura, espressione certo della comunità cristiana di Magenta ma fin nelle intenzioni aperta a tutti, caratterizzata da una precisa identità culturale ma libera di confrontarsi con chiunque», racconta Alberto Baroni da sempre il responsabile di questa sala, che conta su una trentina di volontari che collaborano, «ma ne abbiamo sempre bisogno di nuovi, quando siamo a pieno regime». Le attività sono multiformi in questa sala da 360 posti con palcoscenico e richiedono sempre persone che vogliano dare una mano, specie le giovani generazioni. Giovani e giovanissimi sono tornati a riscoprire la proposta del cinemateatroNuovo dopo il lockdown.
Il cinemateatroNuovo è anche una fucina teatrale: attraverso l’associazione culturale Ariel (che conta ormai una compagnia teatrale vera e propria e che vede tra le sue fila molti giovani) propone da ormai 16 anni “Ti racconto un libro”, narrazione teatrale di capolavori della letteratura che fa sempre il tutto esaurito.
Inoltre organizza Laboratori di Educazione alla Teatralità per piccoli e ai preadolescenti, quale spazio di espressione per il tempo libero. «È l’unico laboratorio di teatralità della zona che viene fatto su un palco», evidenzia il responsabile del cinemateatroNuovo. Che ammette la complessità del momento, che rende difficile programmare, ma guarda avanti: «cominciamo a riprendere col cinema e a far tornare la gente in sala, perché la sensazione è che le persone abbiano voglia di vivere lo spazio del cinema e del teatro, di tornare in sala».
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