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Giovani e disturbi dell’alimentazione

Giovani e disturbi dell’alimentazione

Un progetto di legge per favorire la prevenzione e la cura

In Regione la Commissione “Sanità e assistenza” ha approvato a larga maggioranza il progetto di legge che si prefigge di prevenire e curare i disturbi della nutrizione e dell’alimentazione.

Il PdL che sarà sottoposto al voto finale del Consiglio regionale nella seduta del 16 febbraio prevede: l’istituzione di una Rete regionale per la prevenzione e la cura dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione; la creazione di una Cabina di regia che coordini la Rete, predisponga le linee guida necessarie, migliori l’approfondimento conoscitivo e si impegni sul tema delle liste d’attesa; l’implementazione in ogni ASST di interventi ambulatoriali per l’intercettazione precoce, la diagnosi e l’eventuale invio dei pazienti ai contesti di cura e alle strutture più appropriate con l’individuazione di ASST specifiche nelle quali costituire unità funzionali specialistiche adibite al trattamento anche ospedaliero dei pazienti;

la creazione nelle ASST di equipe funzionali composte almeno da uno psichiatra, un neuro-psichiatra infantile, un medico internista, un dietologo, uno psicologo psicoterapeuta, un tecnico della riabilitazione psichiatrica, un dietista, un infermiere ed eventuali altri professionisti con formazione specifica in merito ai disturbi della nutrizione e dell’alimentazione; la presentazione al paziente da parte delle strutture di un progetto terapeutico-riabilitativo; la programmazione e attuazione di politiche a sostegno delle famiglie e dei caregiver dei pazienti, valorizzando anche le iniziative già presenti sul territorio; la definizione di iniziative e corsi specifici di formazione riservati a operatori e medici di medicina generale.

Il tema dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione presenta un impatto generazionale profondo. Si tratta infatti della seconda causa di morte della popolazione femminile italiana in adolescenza dopo gli incidenti stradali e colpisce un numero crescente di giovani.

In prevalenza sono interessati l’1% delle adolescenti per anoressia nervosa e il 3% per bulimia nervosa; forme subcliniche caratterizzate da una minore gravità del quadro sembrano colpire mediamente il 10% dei soggetti di sesso femminile.
In adolescenza, il rapporto maschi/femmine per anoressia nervosa è 1 a 9. In Italia, le donne con anoressia sarebbero circa 25mila, mentre quelle con bulimia circa 100mila.

Inoltre, i dati sono sensibilmente peggiorati durante la pandemia, complici soprattutto il lockdown e la solitudine prodotta dalla didattica a distanza, con un numero di casi che ad esempio presso l’Ospedale San Raffaele di Milano nell’ultimo semestre è più che raddoppiato e ha interessato prevalentemente studenti di 14 e 15 anni, con almeno sessanta casi riscontrati legati prevalentemente a repentine perdite di peso fino a 20 chili in poche settimane.

Il finanziamento previsto da questo progetto di legge, che si aggiunge alle risorse stanziate su questo tema per le attività già in essere, ammonta a un milione e mezzo di euro l’anno per i prossimi tre anni.

Ecomunita
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