728 x 90

Ricordare le “vite indegne di essere vissute”

Ricordare le “vite indegne di essere vissute”

Per il nazismo i disabili tedeschi erano “non persone” che non meritavano di vivere e, infatti, tra il 1939 e il 1945 ne uccisero circa 250 mila al solo scopo di ridurre i costi a carico dello Stato

A Rescaldina, oggi 29 gennaio alle ore 21.00, presso l’osteria del buon essere La Tela, in strada saronnese, nell’ambito delle celebrazioni per il  “Giorno della Memoria”, si terrà la conferenza “Vite indegne di essere vissute. Lo sterminio delle persone disabili durante il nazismo” con lo storico Giancarlo Restelli.

L’evento ad ingresso libero è organizzato in collaborazione con ANPI Rescaldina, Team Down e Mondo Charge.

Una ricostruzione dei fatti che a partire dal 1939 videro mettere in campo l’eliminazione sistematica delle persone, bambini e adulti, con una qualche disabilità perché improduttivi e troppo costosi allo Stato. Del resto, agli alunni delle scuole tedesche nel 1936 venivano posti questi quesiti matematici del tipo: “Un pazzo costa allo Stato 4 marchi al giorno, uno storpio 4,50, un epilettico 3,50. Visto che la quota media è di 4 marchi al giorno e i ricoverati sono 300.000, quanto si risparmierebbe complessivamente se questi individui venissero eliminati?”.

Per il nazismo i disabili tedeschi erano “non persone” la cui “vita non meritava di essere vissuta”. Tra il 1939 e il 41 con il programma Aktion T4 e poi fino al 1945, viene stimata la soppressione di circa 250.000 persone; una strage silenziosa ma metodica, attuata con iniezioni, morti per fame e che vide sorgere le prime camere a gas.

Una pulizia razziale nel nome di un sovranismo folle, annunciata dal Mein Kampf e sostenuta da una propaganda che arrivava fin sui banchi di scuola. Una storia da non dimenticare.
Inizio alle 21. Ingresso libero.

La Tela di Rescaldina è un bene sequestrato alla criminalità organizzata, affidato al Comune di Rescaldina e gestito in ATI dalle cooperative La Tela e Meta insieme con altre associazioni del territorio. È ristorante e centro di aggregazione e di promozione sociale e culturale.

Ecomunita
CONTRIBUTOR
PROFILE

In evidenza

Leave a Comment

Your email address will not be published. Required fields are marked with *

Cancel reply

Ultimi Post

Top Autori

+ commentati

Video