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Un progetto di rete sul disagio giovanile

Un progetto di rete sul disagio giovanile

È stato presentato dalla Fondazione degli Ospedali, approvato e sostenuto dalla Fondazione Ticino Olona il progetto Adolescenza, Disagio giovanile, Territorio

Si chiama “Adolescenza, Disagio giovanile, Territorio” ed è il progetto avviato nel Magentino e nell’Abbiatense presentato dalla Fondazione degli Ospedali, approvato e sostenuto dalla Fondazione Ticino Olona onlus. Esso si propone di coordinare gli interventi in favore dei ragazzi in difficoltà e ha come partner – oltre all’ASST e ai Piani Sociali di zona – tutta una serie di servizi e di realtà associative del territorio che lavorano con giovani, adolescenti e famiglie.

Disagio giovanile, saper conoscere per prevenire
Il disagio dell’adolescenza e della giovane età è una condizione sempre più diffusa.
In termini di prevenzione del disagio adolescenziale e giovanile, essenziale è poter identificare i giovani vulnerabili e le situazioni a rischio il più precocemente possibile, per cercare di intervenire con modalità efficaci nei confronti dei ragazzi dentro i loro contesti di vita.
Sulla base di tali orientamenti, i modelli di intervento più avanzati agiscono ai due livelli, i servizi per la salute e la comunità, riconoscendo un ruolo sinergico e di pari importanza alla relazione di cura degli operatori e alla partecipazione attiva dei soggetti sociali.

In coerenza con una cornice di interventi di prevenzione generale e primaria, un primo sostanziale obiettivo del progetto consiste nell’implementare un modello di lavoro collaborativo – la Coalizione di Comunità – nel territorio Magentino e dell’Abbiatense, con la partecipazione sia delle istituzioni che delle realtà associative presenti.
Questo modo di intervenire permette di migliorare la risposta a persone adolescenti e giovani che manifestano comportamenti e segni di disagio o che possono essere a rischio significativo di disturbi psichici.

Una mobilitazione per fare rete
Il progetto intende creare una mobilitazione che coinvolga cittadini, famiglie, associazioni, gruppi, istituzioni civili e servizi socio-sanitari su un obiettivo comune – comprendere e aiutare tempestivamente i ragazzi in difficoltà – verso cui muovere le molte risorse formali e informali presenti nella rete sociale del territorio, che vanno dalle scuole agli oratori sino alle realtà sportive, valorizzandone il ruolo e coordinandone le azioni per organizzare meglio le risposte ai bisogni individuati.

Ecomunita
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