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Borghi più belli d’Italia, meraviglie e città slow

Borghi più belli d’Italia, meraviglie e città slow

L’Altomilanese vanta vari Comuni che fanno parte di iniziative di respiro internazionale che vogliono tutelare e promuovere le meraviglie dell’Italia

È appena terminato l’anno dedicato ai borghi che l’argomento è tornato in auge, grazie all’entrata di 11 nuovi Comuni tra i Borghi più Belli d’Italia. Si arricchisce ancor più il patrimonio turistico-culturale di qualità promosso dal Club omonimo, nato su impulso della Consulta del Turismo dell’Anci, l’associazione nazionale Comuni italiani. Anche il nostro territorio è ben rappresentato: tra i Borghi più Belli d’Italia compaiono, infatti, Cassinetta di Lugagnano e Morimondo.

Cassinetta e Morimondo tra i Borghi più belli d’Italia
Cassinetta e Morimondo sono due realtà di gran pregio, ricche di testimonianze storico-artistiche: ad esempio, le varie ville storiche da una parte e l’abbazia dall’altra; ma fanno parte di questo prestigioso club grazie alle politiche di tutela territoriale: da una parte, segnala l’associazione, “un piano regolatore a crescita zero, che non prevede espansioni dell’insediamento urbano ma punta a mantenere il più possibile intatto il proprio territorio agricolo”, dall’altro l’eliminazione dei “cartelloni pubblicitari dalle strade, i cavi aerei, i piani rialzati delle case. Il paesaggio deve restare quello che vedevano i monaci dalle monofore aperte dell’abbazia”.

Un territorio premiato dall’Unesco e dalla TV
Entrambe fanno parte del Parco del Ticino, entrato da tempo nelle attenzioni Unesco, che l’ha premiato facendolo entrare nel prestigioso “club” delle Riserve della biosfera. Una qualifica internazionale, ricorda Wikipedia, assegnata dall’UNESCO per la conservazione e la protezione dell’ambiente all’interno del Programma sull’Uomo e la biosfera – MAB (Man and Biosphere).
“Le riserve della biosfera sono aree di ecosistemi terrestri, costieri e marini in cui, attraverso un’appropriata gestione del territorio, si associa la conservazione dell’ecosistema e la sua biodiversità con l’utilizzo sostenibile delle risorse naturali a beneficio delle comunità locali”.

Del Parco del Ticino fanno parte altre perle d’interesse turistico e culturale: tra queste Robecco sul Naviglio, da poco balzata agli onori della cronaca in quanto comparsa su Rai Uno in “Meraviglie d’Italia”, programma di Alberto Angela che ha fatto parlare bene di sé grazie a un format che ha saputo valorizzare al meglio realtà note e meno note del nostro Paese. E gli altissimi dati di audience confermano l’interesse degli italiani per la cultura, l’arte, il proprio territorio che, se ben tutelato e gestito, genera bellezza e può produrre ricchezza.
Ma non si possono certo dimenticare gli altri Comuni che affacciano sul Naviglio, altrettanto belli e suggestivi: tra questi Boffalora Ticino, Bernate Ticino, Castelletto di Cuggiono,  Turbigo e Abbiategrasso.

Città slow, gli esempi ci sono anche da noi
A proposito di Turbigo e Abbiategrasso forse non tutti sanno che, insieme anche a Morimondo, fanno parte delle Città Slow, la rete italiana delle città del buon vivere, iniziativa ideata, promossa e organizzata quale Movimento Cittaslow, nato nel 1999 il cui obiettivo era ed è quello di “allargare la filosofia di Slow Food alle comunità locali e al governo delle città, applicando i concetti dell’ecogastronomia alla pratica del vivere quotidiano”.

Abbiategrasso è ricordata per le bellezze architettoniche, a partire dal castello per arrivare ai palazzi e chiese che costellano e caratterizzano particolarmente il suo centro storico. È stata anche sede dell’Assemblea internazionale delle Città Slow nel 2015 e tra i suoi punti d’interesse va ricordato l’ex convento dell’Annunziata riportato all’antico splendore.

Turbigo è entrata a farne parte dal 2015 e l’anno successivo ha vinto il premio Cittaslow Best Practices Contest, indetto annualmente da Cittaslow International, una rete internazionale che raccoglie i centri del buon vivere e che oggi riunisce oltre 230 città sotto i 50 mila abitanti, in trenta Paesi nel mondo.

Gli esempi quindi non mancano certo nell’Altomilanese, un territorio da scoprire anche attraverso il cicloturismo: ricordiamo allora il progetto regionale “Pedalando lungo le #terredeiNavigli”, cui ha aderito di recente il Consorzio del Comuni dei Navigli, e che si propone di promuovere il cicloturismo in Lombardia, lungo i laghi lombardi, il Ticino, il Naviglio Grande, il Naviglio di Bereguardo, il Parco Sud, il Naviglio Pavese, il Po, trasformando l’area in un museo diffuso da percorre in bici, attraverso itinerari appositamente studiati.

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