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Longobardi, un popolo che cambia la storia

Longobardi, un popolo che cambia la storia

Una mostra epocale che toccherà tre città: Pavia, Napoli e San Pietroburgo

A livello culturale si torna a parlare dei Longobardi. L’occasione è offerta da un grande evento culturale in tre sedi prestigiose per una delle più originali mostre mai realizzate sul popolo longobardo. È il risultato di oltre 15 anni di nuove indagini archeologiche, epigrafiche e storico-politiche su siti e necropoli altomedievali. La mostra si terrà dal 1 settembre al 3 dicembre 2017 al Castello Visconteo di Pavia, dal 21 dicembre 2017 al MANN di Napoli e ad aprile 2018 al Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo.

Ecco i numeri della mostra: 300 le opere esposte | più di 80 i musei e gli enti prestatori | oltre 50 gli studiosi coinvolti nelle ricerche | 32 i siti ed i centri longobardi rappresentati in mostra | 58 i corredi funerari esposti integralmente | 17 i video originali e le istallazioni multimediali.

L’Italia, dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente nel 476 d.C., sotto il dominio prima di Odoacre e poi degli Ostrogoti, era rimasta il cuore economico, culturale e religioso dell’Europa occidentale. Tutti i tentativi di riunire l’antico Impero da parte dei Bizantini, con la conquista della Penisola nel 553 a scapito degli Ostrogoti, si infransero tuttavia nel 568 con l’arrivo di un popolo “invasore” – i Longobardi – che varcò le Alpi Giulie e iniziò la sua irrefrenabile espansione sul suolo italiano. Da quel momento la storia dell’Italia non fu più la stessa.

Gli “uomini dalle lunghe barbe” contribuirono ad avviare quel lunghissimo periodo di frammentazione politica della Penisola che si protrasse sino al Risorgimento. I Longobardi non riuscirono mai infatti a conquistare l’intera superficie del territorio italiano. La storia di questo popolo è anche il racconto di grandi sfide economiche e sociali, di relazioni e mediazioni tra Mediterraneo e Nord Europa, di secoli di guerre e scontri, di alleanze strategiche e contaminazioni culturali tra differenti popolazioni, di grandi personalità. Un’epopea che ha visto Pavia diventare capitale del Regno Longobardo e il Sud Italia, con il Ducato di Benevento, divenire memoria e retaggio sino a oltre metà dell’XI secolo del dominio pavese abbattuto da Carlo Magno nel 774.

Il costo del biglietto di ingresso è di 12,00 euro. Sono previste riduzioni per gruppi, associazioni e scolaresche.
Il biglietto d’ingresso alla mostra consente l’accesso gratuito alla sezione longobarda dei Musei Civici (sala VI) e alla Cripta di Sant’Eusebio. Call center: 0382.1990037 (attivo dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18.00, sabato dalle 9.00 alle 13.00).

Danilo Lenzo
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