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A Magenta volge al termine l’Anno della Santità

A Magenta volge al termine l’Anno della Santità

È stato un anno decisamente intenso e speciale per la Comunità Pastorale

Don Giuseppe

L’Anno della Santità volge al termine. Il prossimo 8 dicembre si concluderà un anno speciale per la Comunità Pastorale di Magenta, durante il quale si sono vissuti momenti intensi di condivisione e di riflessione, di preghiera e di azione. A quest’ultimo proposito si ricorda, ad esempio, l’apertura dell’Ambulatorio medico di Comunità “Dott.ssa Elena Sachsel” e altre iniziative di solidarietà e di fraternità.

Sono cinque i motivi che hanno portato all’Anno della Santità, come ha ricordato il parroco don Giuseppe Marinoni. Il primo motivo è legato al ricordo di due centenari, quelli dei due santi patroni di Magenta, S. Martino e S. Crescenzia: «Del primo sappiamo che sono trascorsi 17 secoli dalla nascita, mentre della seconda conosciamo con certezza la data, 7 gennaio 1817, coincidente con la traslazione delle sue spoglie da Roma a Magenta, in Basilica». Il secondo motivo è stato quello di ricordare e vivere insieme il terzo anno della Comunità Pastorale, ponendo al centro l’intenzione di un cammino condiviso di tutte e cinque le parrocchie.

Terzo motivo: un anno per che cosa? Ci aiuta ancora una volta questo il logo, in cui vi sono diversi simboli: il libro aperto, simbolo del Vangelo, per cercare di tradurre nella nostra vita lo stile di amore di Cristo Gesù; l’Eucaristia, dono della Grazia, perché Cristo ci incorpora a lui; il mantello di S. Martino, tagliato in due, simbolo della Carità, che è prima di tutto il volerci bene tra di noi e attenzione verso il prossimo; una spada, strumento di violenza a ricordo del martirio (S. Crescenzia), ossia la testimonianza della Fede. «E poi il logo ricorda la presenza di Dio in noi. Una presenza straordinaria, testimoniata anche dall’apertura della Porta Santa, simbolo di Cristo che è la Porta. Nelle cinque parrocchie si è ricordata anche la presenza di Maria, la Santa per eccellenza».

Quarto motivo: un anno per dialogare con la città, con eventi culturali, uno dei quali si terrà venerdì 24 novembre presso la sala consiliare di Magenta: la Lectio Magistralis del Prefetto della Biblioteca Ambrosiana, Prof. Mons. Franco Buzzi, intitolata “Radici culturali e significato spirituale dell’Europa”.

Quinto e ultimo motivo: l’Anno è iniziato l’11 novembre 2016 alle 21 alla presenza di Mons. Luigi Stucchi, vescovo ausiliare di Milano, che ha officiato la celebrazione liturgica e aperto la Porta Santa. L’apertura è avvenuta con il riconoscimento della Santa Sede tramite un’apposita bolla siglata dalla Penitenzieria apostolica del Vaticano. «Il dono della Porta Santa è stata occasione per ricevere l’indulgenza, entrando in basilica e fermandosi all’interno a pregare con questa specifica intenzione», ricorda don Giuseppe. E ora cosa ci aspetta? Venerdì 8 dicembre si concluderà l’Anno della Santità con una celebrazione, presieduta dallo stesso Vescovo Mons. Luigi Stucchi.

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