Nel 2007, alle porte di Mantova, alcuni lavori di scavo recuperarono, in modo del tutto casuale, i resti di due giovani, un maschio e una femmina, sepolti abbracciati. La sepoltura è databile al Neolitico, ovvero all’incirca al 3.100 a.C.

Che cosa accadde davvero a quei due innamorati? La risposta arriva da Franco Zaffanella che, unendo l’elemento letterario a quello storico-archeologico, nel suo nuovo libro racconta la vicenda degli “Amanti di Valdaro”.

Il volume di 86 pagine, genere narrativa, prezzo di copertina 9,00 euro, è stato pubblicato da “Il Rio Edizioni” di Mantova con il titolo: Gli Amanti di Valdaro – Quando nacque la parola amore.

È anche iniziato il ciclo di presentazioni pubbliche dell’opera di Zaffanella, come quella di sabato 6 maggio 2017 alle ore 17.00, presso il Museo Archeologico Nazionale di Mantova, in piazza Sordello, organizzata nell’ambito della rassegna “Mantova Lovers”, il Festival dell’Amore, che si svolge dal 29 aprile al 21 maggio e celebra Mantova come una delle città più romantiche al mondo, ieri come oggi.

Il mantovano Franco Zaffanella, classe 1955, insieme ad alcuni amici, nel 1976 ha fondato l’emittente radiofonica castellucchiese “Radio Flash”, nella quale ha collaborato come conduttore e autore per molti anni. Commediografo, è autore di copioni teatrali in dialetto mantovano, rappresentati anche in altre province del Nord Italia.

È anche sceneggiatore di spettacoli didattici e i suoi testi sono stati rappresentati in numerose scuole e parrocchie italiane, con qualche uscita anche all’estero. Coltiva da molti anni anche la passione per l’archeologia, che l’ha portato a effettuare laboratori sperimen-tali in diverse scuole mantovane.

Ha pubblicato: “Ricerca sul territorio: le vie di Castellucchio e Gabbiana” (con Aristitde Grassi), Mantova, Grassi, 1992; “Storia di una comunità e della sua chiesa Parrocchia del Santo Nome di Maria a Gabbiana”, Mantova, Tipografia commerciale, 2011; “Il bosco che corre” (con Srimalie Bassani), Mantova, Il Rio, 2014; “Il dono di Bastoncino” (con Francesca Navoni), Mantova, Il Rio, 2015.