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Tariffa puntale: pago per quanto rifiuto produco

Tariffa puntale: pago per quanto rifiuto produco

A Torino grande partecipazione al convegno nazionale di Payt Italia, organizzato con la Regione Piemonte, per lanciare questo sistema di tariffazione dei rifiuti diffuso nel Nord Europa e in America

di Carlo Ferré *

A Torino lo scorso 22 febbraio si è svolto il terzo convegno nazionale di Payt Italia, organizzato con la Regione Piemonte, sul tema “La tariffazione puntuale del servizio di gestione dei rifiuti urbani”. Lo scopo è stato di lanciare questo sistema davanti a un pubblico di oltre 200 persone, tra tecnici e amministratori (comunali, di Consorzi e di aziende di gestione), i quali hanno partecipato per capire se e a che condizioni nelle loro situazione la tariffa puntuale sia o meno un percorso praticabile e vantaggioso.

«L’applicazione della tariffazione puntuale, prevedendo che il pagamento del servizio di igiene ambientale avvenga non solo in base alla superficie occupata ed ai componenti del nucleo familiare, ma in base alla quantità dei rifiuti conferiti, si dimostra efficace nella creazione di comportamenti virtuosi nei cittadini, incentivati a limitarne la produzione e a raccoglierli in modo differenziato, riducendo di conseguenza anche il quantitativo di indifferenziato prodotto», ha rilevato l’assessore regionale piemontese all’Ambiente Alberto Valmaggia, candidando il Piemonte ad inserirsi tra le regioni pilota di tale percorso. Il principio della tariffazione puntuale è molto semplice: pago per quanto rifiuto produco.

Non è stato un semplice convegno, bensì un’intensa giornata di lavoro per iniziare a familiarizzare con le pratiche gestionali che consentono di raggiungere gli obiettivi prefissati per una efficace razionalizzazione dei servizi. In questo senso, è stato fondamentale il supporto di Payt Italia, l’associazione che mette insieme diversi tra i soggetti che nel territorio nazionale hanno realizzato le migliori pratiche di tariffazione puntuale. L’associazione, infatti, si pone l’obiettivo di una definitiva messa a regime del sistema di tariffazione in modo che si arrivi all’introduzione della misurazione dei rifiuti per tutti, condizione per attribuire a ogni utenza una tariffa puntuale.

Nel corso del convegno sono state identificate le diverse cause che finora hanno impedito, come imporrebbe la normativa europea, l’avvio del processo di trasformazione della tariffa in puntuale su tutto il territorio nazionale, tra questi: quadro normativo incerto e in continua evoluzione; timore del cambiamento; poca formazione all’interno degli Enti e scarsa progettualità. È stato, comunque, illustrato come la tariffa puntuale sia praticata con successo a livello continentale e negli Stati Uniti.

Nella fase pomeridiana, che si è rilevata molto utile per i numerosi presenti, è stato possibile confrontarsi sulle esperienze, partendo dalle buone pratiche messe in campo da tre Consorzi di Comuni associati a Payt Italia: il Consorzio Chierese (TO), il Consorzio Priula (TV) e il Consorzio dei Comuni dei Navigli (MI). Realtà queste che hanno attuato ottime pratiche e raggiunto eccellenti risultati nella gestione integrata dei rifiuti urbani, introducendo progressivamente la tariffa puntuale. I rappresentati dei Consorzi hanno risposto in maniera esauriente alle numerose domande dei partecipanti. Pertanto, questa “giornata di lavoro” è servita a dare un’accelerazione al processo di cambiamento verso la tariffa puntuale.

Attualmente il Consorzio dei Comuni dei Navigli, costituito da 22 Comuni del Milanese, gestisce il ciclo integrato dei rifiuti in 20 Comuni consorziati per un bacino di circa 120 mila abitanti, nei territori di: Albairate, Arluno, Bernate Ticino, Besate, Bubbiano, Busto Garolfo, Calvignasco, Casorate Primo, Cassinetta di Lugagnano, Castano Primo, Cisliano, Corbetta, Cusago, Inveruno, Mesero, Morimondo, Nosate, Ozzero, Vanzaghello e Vittuone. In 11 di essi è in vigore la “tariffa puntuale”.

La gestione di questo Consorzio si caratterizza per la raccolta porta a porta spinta che prevede il prelievo a domicilio delle tipologie di rifiuto urbano più comuni (secco residuo, umido e scarti vegetali, carta e cartone, vetro e lattine, plastica, pannolini/pannoloni/traverse, salvaletto). Altra caratteristica saliente è l’introduzione su tutto il territorio consortile, dal mese di febbraio 2015, di un contenitore da 40 lt., la cosiddetta “mastella”, per l’esposizione del resto secco indifferenziato da parte delle utenze domestiche, dotato di microchip ad alta frequenza, oltre all’utilizzazione di particolari mezzi bi-vasca.

Il Consorzio dei Comuni dei Navigli vanta un sistema di gestione integrata dei rifiuti all’avanguardia, delle percentuali di raccolta differenziata con punte vicine al 90%, una struttura efficiente e dinamica. La media annuale della raccolta differenziata in più Comuni consorziati è molto alta, con diversi di questi già oggi ben oltre la soglia dell’80% (Besate, Bubbiano, Cassinetta di Lugagnano, Cisliano, Inveruno, Nosate e Ozzero) e il picco rappresentato dal Comune di Calvignasco con il dato dell’86%.

* Presidente del Consorzio dei Comuni dei Navigli

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