A Montichiari un partecipato convegno per un uso efficiente e sostenibile della risorsa idrica
Oltre 200 persone hanno partecipato al convegno “Politiche e interventi per l’uso sostenibile delle risorse idriche, la difesa del suolo e lo sviluppo dell’agricoltura”, che si è svolto lo scorso 25 marzo a Montichiari (BS) e organizzato da ANBI Lombardia, con il contributo di Regione Lombardia.
ANBI è l’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e Tutela del Territorio e Acque irrigue che sta organizzando in ogni regione analoghi convegni, costituendo gruppi di lavoro dedicati, per affrontare le tematiche della difesa del suolo, dell’irrigazione, dell’uso plurimo delle acque e della partecipazione degli associati e dei cittadini per un uso efficiente e sostenibile della risorsa idrica.
È stata posta l’attenzione su diverse problematiche legate anche alle crisi idriche che si sono verificate negli anni 2003, 2007 e 2012, come: danni sempre più frequenti al territorio, all’ambiente e alle attività economiche, specialmente agricole; maggiori costi pubblici di intervento; raccolti scarsi e diminuzione di reddito per le imprese agricole. Una situazione questa, purtroppo, destinata a continuare anche nei prossimi decenni.
Dal 1850 a oggi in Lombardia la temperatura è aumentata di 2° C., con un’accentuazione dell’aumento negli ultimi 30 anni, e sono calate le precipitazioni sia in termini di quantità (- 8%) che di numero di giorni piovosi. Nel contempo sono invece aumentate sia le piogge a più forte intensità, e quindi più dannose, che il numero di giorni siccitosi, dando luogo da un lato al succedersi di frequenti alluvioni, straripamenti, frane, dall’altro a stagioni estive scarse d’acqua.
Caratterizzata da 5 grandi e 22 piccoli laghi e da 16 fiumi che affluiscono nel Po, la Lombardia contiene il 70% di tutte le acque superficiali dell’Italia, pur avendo solo 1/10 della sua superficie, ed è una delle regioni più ricche d’acqua in Europa. Questa favorevole situazione, che è stata alla base del suo sviluppo tanto da dar luogo ad una vera e propria “civiltà” fondata sull’uso plurimo dell’acqua (potabile, per l’irrigazione, la navigazione, l’industria, la produzione di energia idroelettrica, il turismo e la ricreazione), rischia ora di essere compromessa dai cambiamenti climatici che si stanno verificando.
Durante il convegno sono emersi diversi temi, tra questi: la necessità di un maggior coordinamento sia tra gli enti interessati (Regione, Comuni, Consorzi) sia all’interno di Regione, costituendo tavoli di lavoro in cui affrontare insieme i problemi di comune interesse; gli alti e crescenti costi dell’acqua, da un lato per la manutenzione delle infrastrutture, dall’altro per il suo utilizzo da parte degli agricoltori; la qualità dell’acqua, da assicurare in quanto necessaria, specie per alcune coltivazione e per mantenere il made in Italy.
È stato poi riconosciuto il ruolo importante svolto dai Consorzi di bonifica. In particolare Regione Lombardia, oltre ad approvare una serie di norme per la difesa del suolo e la prevenzione del rischio idrogeologico, ha anche stanziato notevoli risorse per la salvaguardia del territorio rurale e per rendere più efficiente l’irrigazione e dare più forza al sistema agro-alimentare: 175 progetti e 71 milioni di euro (di cui 20 direttamente dei Consorzi) lo stanno a dimostrare, coem ha spiegato il presidente ANBI Lombardia, Alessandro Folli.
Il presidente ANBI, Francesco Vincenzi, ha chiuso i lavori affermando che occorre intervenire con forza e con adeguate risorse per proteggere un suolo fragile, che ingoia ogni anno centinaia di milioni di euro e vittime innocenti, ma da cui provengono importanti risorse per lo sviluppo, in termini di qualità e sicurezza della vita, di turismo, di beni culturali, di agroalimentare, di bilancia commerciale.
Vincenzi ha inoltre evidenziato: come i cambiamenti climatici e le crescenti esigenze di una popolazione in continua crescita comportino sempre maggiori problemi e conflittualità e richiedano quindi una maggior attenzione e adeguate misure da parte della politica e di tutti gli attori interessati; occorre un nuovo rapporto e un più forte coordinamento tra i Ministeri, in particolare quelli all’Agricoltura e all’Ambiente, che spesso percorrono strade diverse;
i Consorzi di bonifica e il mondo agricolo devono meglio comunicare il ruolo ambientale dell’acqua e la funzione che essi svolgono, quasi unici sul territorio, per la salvaguardia e la valorizzazione dell’ambiente e del paesaggio; l’uso plurimo che i Consorzi di bonifica e di irrigazione fanno della risorsa acqua, utilizzandola in modo sostenibile a vantaggio non solo dell’agricoltura, ma anche del territorio e dell’ambiente.
Leave a Comment
Your email address will not be published. Required fields are marked with *