L’emergenza Covid-19 e le restrizioni utili a limitare il contagio hanno cambiato le nostre vite. Come affrontarle a tavola e in casa? Risponde la nutrizionista Marina Lanticina
E se l’emergenza coronavirus fosse anche un momento utile per cambiare in meglio le nostre abitudini alimentari? Una dieta corretta e qualche attenzione in più a noi stessi è possibile anzi consigliabile metterlo in atto in un momento decisamente particolare. Ma come? Ne parliamo con Marina Lanticina, biologa nutrizionista specialista in Scienza dell’Alimentazione, che fornisce qualche utile consiglio per affrontare (e superare) il periodo in modo positivo e “proattivo”.
1 Mantenere i tempi certi a tavola
Colazione, pranzo, cena: da qui passa l’attenzione alla salute e alla linea e l’approccio più giusto da tenere a tavola. «Mantenere una tempistica abituale dei pasti è fondamentale; rimanendo a casa tutto il giorno il rischio è “piluccare” continuamente e quindi non alimentarsi in modo corretto. Il rispetto dei tre pasti principali ci aiuta a evitare di pasticciare continuamente».
2 Sì allo spuntino purché ipocalorico
A metà mattina e a metà pomeriggio è possibile fare uno spuntino? «Sì, purché sia poco calorico: se ci si mantiene sulle 100/150 kcalorie si può. Significa per esempio consumare un frutto, uno yogurt, una tazza di thè con 2 biscotti secchi; per i ragazzi è possibile anche pensare a un toast o a un piccolo panino (40 grammi) con una o due fette di prosciutto», specifica la nutrizionista.
3 Fare la spesa ragionata
Riempire il carrello della spesa non è solo una piacevole abitudine, ma il primo punto su cui lavorare per evitare di portare a casa cibi e bevande che non si sposano con il proposito di stare in linea e soprattutto di star bene. «Un consiglio utile è recarsi a fare la spesa con la lista, così da ridurre il rischio di acquistare a caso e senza un obiettivo, specie in questo periodo in cui recarsi al supermarket è bene farlo il meno possibile».
4 Evitare merendine e snack
Gli errori peggiori sono i junk food. Evitiamo quindi cibi troppo grassi o ipercalorici: «merendine, snack, patatine fritte, bevande gassate e zuccherate, succhi di frutta andrebbero evitati sempre, ancor più in un periodo come questo in cui si fa meno moto». Per fare un esempio: la merendina industriale tipo contiene 400 kcal ogni 100 grammi di prodotto; un frutto mediamente ne contiene 45 kcal.
5 Fare della quarantena un momento utile per ripensare le proprie abitudini
Le restrizioni che hanno portato molti di noi a lavorare da casa o, comunque, restare tra le mura domestiche possono essere considerate un momento opportuno per cambiare le proprie abitudini anche a livello alimentare? «Certamente. È un’ottima occasione per prendersi cura di se stessi, rispettando maggiormente la propria dieta e approfittando del tempo in più a casa e con ritmi magari più tranquilli per cucinare in modo più sano: per esempio verdure e legumi, preparando macedonie, pensando a un menu più sano. Se cuciniamo alimenti freschi, possiamo ridurre l’impiego di quelli confezionati (cui spesso ricorriamo nel frenetico tran tran quotidiano) riducendo di conseguenza il quantitativo di sale consumato».
6 Mantenere l’attività fisica
Anche se non è previsto uscire a correre, nuotare o andare in bici «un’oretta di attività fisica è possibile praticarla anche tutti i giorni – spiega Lanticina – Anzi ci sono numerose opportunità di seguire e mettere in pratica lezioni online. Internet in questo senso è un’autentica miniera per seguire lezioni o video-corsi di di ginnastica, aerobica o altre attività», illustra Lanticina.
Non serve avere un’attrezzatura professionale in casa: «Basta anche un semplice tappetino per svolgere yoga, fare stretching o altre attività di tonificazione».
7 Darsi poche regole, ma certe ed evitare tentazioni
È l’ultimo ma forse più importante consiglio: mantenere qualche regola certa sul momento di mangiare, fare sport o attività fisica, aiutano a mantenersi in forma e a “pensare positivo”. «Il rischio altrimenti è essere inattivi o trovare la scusa per cibarsi di alimenti “compensatori”, che si assumono per sentirsi meglio o per rilassarci, distogliendo il pensiero dal pur non facile momento che stiamo vivendo e dalle legittime preoccupazioni», conclude l’esperta.
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