Al CinemaTeatroNuovo il 16 gennaio alle ore 20.30 in programma il film "The Irishman" di Scorsese
Al CinemaTeatroNuovo Magenta è iniziato il secondo ciclo della 29° edizione del Filmforum, la rassegna curata Marco Invernizzi, critico ed animatore del dibattito, che si chiuderà il 2 aprile. Dal Leone d’Oro a Venezia alla Palma d’Oro a Cannes, la seconda parte della stagione ogni giovedì permetterà agli spettatori di fare il giro del mondo cinematografico con 13 titoli dei migliori d’autore dell’annata; tra questi due proiezioni in lingua originale sottotitolate in italiano.
Il secondo appuntamento sarà giovedì 16 gennaio 2020 alle ore 20.30, con “The Irishman” di Scorsese. Per saperne di più sui 13 titoli della rassegna consultare il sito web www.teatronuovo.com.
«Siamo al via della seconda parte della nostra rassegna cinematografica d’essay, architrave della nostra Sala, cui dedichiamo sempre la massima attenzione per scelte di altissima qualità e di grande varietà di temi, provenienza, età. – ha affermato Alberto Baroni, direttore di CinemaTeatroNuovo, Sala di Comunità di Magenta – Anche per questa seconda parte abbiamo selezionato tredici titoli che sapranno aprire lo sguardo degli spettatori sul presente attraversando tematiche sociali, visioni sul mondo e questioni morali che ci coinvolgono nella nostra finitudine ed umanità».
Il curatore marco Invernizzi ha aggiunto: «Quest’anno film davvero molto importanti con alcune particolarità e rarità (ovvero film dalla ristretta diffusione) che abbiamo come sempre il piacere di far conoscere al nostro pubblico».
Dopo l’acclamata pellicola “Joker” di Todd Philips proiettata lo scorso 9 gennaio ecco di seguito i prossimi appuntamenti.
Giovedì 16 gennaio la pellicola “The Irishman” di Scorsese.
Il 23 gennaio “Le verità” di Koreda Hirokazu (già vincitore Palma a Cannes nel 2018).
Quarta tappa, il 30 gennaio, proiezione dedicata al Giorno della Memoria. Ingresso € 3,50 per tutti.
Il 6 febbraio si apre con un bravo, quanto poco ricordato, regista italiano, napoletano nella fattispecie: Salvatore Piscicelli con “Vita segreta di Maria Capasso“, cui senz’altro aggiunge potenza la recitazione della bravissima Luisa Ranieri.
Il 13 febbraio sarà invece la volta del cinema cinese con “The Farewell – Una bugia buona” di Lulu Wang, presentato alla 14ª edizione del Festival del cinema di Roma, ha suscitato giudizi positivi e favore del pubblico, con una storia che intreccia le cruciali vicende personali della protagonista con una sintesi tra cultura occidentale ed Oriente.
Il 20 febbraio, altro titolo tra gli “imperdibili”, l’ultimo Roman Polansky, con “L’ufficiale e la spia“, ovverosia “L’affare Dreyfuss” (come titolano anche i manuali di storia!); Leone d’argento a Venezia”, è un film semplicemente bellissimo.
Il 27 febbraio “Il ritratto negato” di Andrzej Wajda, regista oggi 92enne, oppositore del regime comunista in Polonia, grande maestro del cinema, torna alla macchina da presa con una vicenda drammatica tra arte e libertà.
Il 5 marzo il film di cui tanto già si parla, in concorso a Venezia ma anche all’Oscar: “Storia di un matrimonio” della regista Noah Baumbach e che vede tra gli interpreti attrici note come Scarlett Johansson e Laura Dern. Una storia narrata con grande abilità e sensibilità, (film in lingua originale sottotitolato italiano).
Il 12 marzo la rassegna porta la pellicola rara e particolare “Vangelo“, di un regista altrettanto particolare: Pippo Delbono, uomo di grande cultura, attore di teatro, sperimentatore dell’arte cinematografica. Il film-documentario è di quelli per palati fini ed il regista sarà ospite (in streaming) della serata in sala.
Giovedì 19 marzo, in occasione della festa papà, appuntamento con Mastro Geppetto alias Roberto Benigni, nella pellicola “Pinocchio“.
Il 26 marzo, altro film particolare, vincitore del Premio del Pubblico a Toronto 2019, presentato anche a Torino Film festival, “Jojo Rabbit” di Taika Waititi.
Ed infine, il 2 aprile, “Parasite” di Bong Jooh-ho, film vincitore al Festival di Cannes e sulla strada per gli Oscar; pellicola che ha fatto molto parlare per l’approccio provocatorio del regista ad una storia costruita con grande maestria.
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