Cinque progetti innovati scelti nell'ambito dell'Università del Crowdfunding, la piattaforma dell’Università di Milano-Bicocca
I giovani studenti universitari di Milano sono avanti. Hanno presentato progetti innovati e idee da realizzare attraverso lo strumento del crowdfunding, spaziando dalla musica alla salute fino alla tutela dell’ambiente e con l’obiettivo di creare sinergie positive con il mondo delle imprese.
Un sistema di tasche modulari per rendere più semplice e immediato a ipovedenti e non vedenti riporre o cercare un oggetto nel proprio capo di abbigliamento. Un sistema di riciclo delle capsule di caffè abbinato a uno studio per analizzare i potenziali rischi per la salute derivanti dal loro utilizzo, marchio per marchio. Un ambulatorio pubblico di pronto soccorso psicologico, al quale rivolgersi in tempo reale per trovare sostegno nella gestione emotiva delle difficoltà della vita quotidiana e uscire dalle crisi del momento.
Una piattaforma e-commerce nella quale ogni musicista può vendere la sua intera gamma di prodotti (dischi, merchandising, biglietti dei concerti) e che premia lo scaricamento legale da parte degli utenti con crediti spendibili sul sito. Una tecnica innovativa per creare organoidi del rene a partire dalla popolazione cellulare staminale renale adulta, con l’obiettivo a lungo di termine di favorire l’individuazione di terapie alternative alla dialisi.
Sono i cinque progetti selezionati al termine della prima call dell’Università del Crowdfunding, la piattaforma dell’Università di Milano-Bicocca varata quest’anno in collaborazione con Produzioni dal Basso – la più grande community italiana di crowdfunding – e in concomitanza con le celebrazioni del Ventennale per consentire a studenti, ex studenti, docenti, ricercatori, dottorandi e dipendenti dell’Ateneo di finanziare i propri progetti innovativi e idee imprenditoriali attraverso il crowdfunding.
La partecipazione al bando della prima call è stata alta: 41 i progetti proposti dalla comunità Bicocca, 17 promossi dal personale strutturato (3 da professori, 6 da ricercatori, 5 da dottorandi, 3 da tecnici amministrativi) e 24 da studenti ed ex studenti. Nel 46 per cento dei casi il proponente è stato una lei. Nei prossimi giorni i progettisti selezionati, insieme ai loro team, inizieranno un percorso di training attraverso workshop e incontri di formazione e assistenza per imparare a costruire campagne di successo reward based (basate su ricompense/riconoscimenti).
A partire da dicembre le cinque campagne di raccolta fondi saranno progressivamente pubblicate nell’area “Bicocca Università del Crowdfunding” sulla piattaforma Produzioni dal Basso. L’hashtag dell’iniziativa è #BiUniCrowd. I progetti selezionati saranno proposti ad aziende partner e quelli che nell’arco di massimo due mesi a partire dalla data di lancio saranno riusciti a raggiungere grazie al crowdfunding il 50% del budget richiesto, potranno essere co-finanziati per il restante 50% dalle aziende che decideranno di aderire.
Le 41 proposte aderenti al primo bando sono arrivate da quasi tutti i dipartimenti della Bicocca (12 su 14) e dei cinque progetti selezionati due provengono da Psicologia, uno da Scienze dell’ambiente, uno da Medicina e uno da Informatica. La maggior parte delle proposte (22) ha partecipato alla selezione “Projects” – tetto massimo di 10mila euro – gli altri (19) hanno scelto l’opzione “Small projects” (obiettivo massimo di 5mila euro). In primavera verrà lanciata un secondo bando.
«La prima call è stata un successo per l’università – spiega il prorettore alla Valorizzazione della ricerca Danilo Porro – e ringraziamo tutta la comunità Bicocca che ha dimostrato di avere la volontà di mettersi in gioco a livello imprenditoriale e un particolare interesse verso l’innovazione e la produzione di idee.
L’Università del Crowdfunding è una palestra per testare e sviluppare le soft skill necessarie per confrontarsi con il mercato e l’imprenditorialità: comunicare le proprie idee e fare network con il mondo delle imprese, convincere i finanziatori a credere nel proprio progetto, attirare gli investimenti, fare gioco di squadra»
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