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Iniziativa per “Una donna con tre anime” del 1918

Iniziativa per “Una donna con tre anime” del 1918

Al via una campagna di crowdfunding per ridare alle stampe il libro cult del futurismo "al femminile"

Nel 1917 il vate del Futurismo, Filippo Tommaso Marinetti, pubblicava “Come si seducono le donne“, propugnando una visione maschilista e antropocentrica dell’amore, basata unicamente sulla scelta dell’uomo.

Rosa Rosà (al secolo Edith von Haynau; Vienna, 1884 – Roma, 1978), pittrice e scrittrice, lo lesse e decise di rispondere per le rime al vate del futurismo.
Nel suo romanzo del 1918 “Una donna con tre anime“, che giusto quest’anno compie 100 anni dalla sua prima edizione, la scrittrice propone la sua visione della donna futura, che sarebbe divenuta altro da ciò che era in quel primo scorcio di secolo: voluttuosa, energica, libera, capace di abbracciare i propri sogni.

La protagonista Giorgina Rossi è preda di forze sconosciute che la portano, in tre momenti e in tre modi diversi, a una trasfigurazione completa, stati d’animo raccontati con una scrittura rapida e vivissima, sicuramente da riscoprire.

E proprio questo è l’obiettivo della campagna di crowdfunding su Produzioni dal Basso, avviata nell’ambito del progetto “Sorelle d’Italia” che terminerà il prossimo 4 giugno: ridare alle stampe questo libro “scomodo” ma allo stesso tempo rivoluzionario nel suo genere, che racconta il futurismo dagli occhi delle donne. Una lettura davvero da non perdere!

Rosa Rosà quasi adulta si iscrisse alla Scuola d’arte di Vienna, in aperta ribellione alla famiglia. Nel 1908 sposò lo scrittore Ulrico Arnaldi, conosciuto durante una crociera a Capo Nord: trasferitasi a Roma, gli darà quattro figli in sei anni.

Nel 1915 il marito fu richiamato alle armi e la donna, rimasta sola, tornò ai suoi interessi culturali: collaborò con “L’Italia Futurista”, scrisse i romanzi “Una donna con tre anime” (1918) e “Non c’è che te!” (1919) e si dedicò alla pittura, partecipando a Milano alla Grande Esposizione Futurista (1919) e a Berlino all’Esposizione Futurista Internazionale (1922). Ormai ottantenne pubblicò i saggi Eterno Mediterraneo (1964) e Il fenomeno Bisanzio (1970).

Sorelle d’Italia”, è una collana di Papero Editore interamente dedicata alle grandi autrici italiane del secolo scorso scomparse dai grandi cataloghi editoriali. Ci sono libri del Novecento troppo importanti per starsene solo nelle biblioteche, ma troppo “rischiosi” da ristampare per gli editori industriali.

Danilo Lenzo
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