Donna, giornalista e madre racconta la sua vita sotto scorta dopo le minacce del Clan Spada
Da aprile nelle librerie uscirà “A mano disarmata” (ed. Baldini Castoldi), il nuovo libro di Federica Angeli, giornalista del quotidiano La Repubblica che vive sotto scorta dal 2013 per le minacce ricevute dal Clan Spada durante un’inchiesta sulle infiltrazioni mafiose sul litorale di Ostia e sul business delle concessioni demaniali.
Lo scorso febbraio la giornalista, che cura anche il blog “Angeli Vs Demoni”, ha testimoniato in tribunale per le intimidazioni ricevute da Armando Spada, cugino di Roberto, noto alle cronache per avere picchiato un cronista Rai. Occasione in cui molti cittadini e colleghi giornalisti hanno fatto un sit-in per Federica che è apparsa emozionata ma decisa dichiarando: «Tornassi indietro rifarei tutto. Come ho spiegato al giudice, la paura di denunciare questo clan c’è e la vivo sulla mia pelle tutti i giorni. Ma non si può derogare ai propri principi. Io credo nella legalità, e a un certo punto bisogna scegliere da che parte stare».
Il libro “A mano disarmata”, in cui racconta la sua storia, è già stato opzionato da Claudio Bonivento per diventare un film. Da cronista dell’edizione romana di un grande quotidiano nazionale, Federica prende in mano la sua vita e decide di usarla in una causa civile e lottare contro i clan mafiosi che infestano un quartiere della Capitale, Ostia, dove tra l’altro lei stessa vive.
La sua arma è, e sarà sempre, la penna. Nella sua autobiografia racconta non solo le tappe di una vera e propria sfida alla malavita, iniziata nel 2013 e tutt’ora in corso, ma soprattutto il coraggio e la determinazione di una donna, oltre che di una giornalista, di una madre e di una moglie strappata alla serenità familiare dai doveri del suo lavoro e del suo impegno.
Nel suo profilo social in merito al libro ha scritto: «Vorrei lo leggessero più persone possibile, soprattutto quelli più scoraggiati rispetto a un mondo che tanto non cambia. Perché vi assicuro tutto può ancora essere cambiato. È vero il prezzo che sto pagando è molto alto. Ma se ci sono riuscita io, contro un mostro cosi grande come la Mafia, tutti possono farlo. E questo libro ne è la dimostrazione».
Federica Angeli, cronista di nera e giudiziaria scrive per Repubblica dal 1998, dove è redattrice dal 2005. Dal 2013 vive sotto scorta. Tra i premi vinti, il Premio Passetti – Cronista dell’Anno nel 2012 e 2013, il Premio Donna dell’Anno (2015), assegnato dal sindaco di Roma, il Premio Articolo21 (2015), Premio Francese (2015), Premio Piersanti Mattarella (2016), Premio Arrigo Benedetti (2017); il Premio Falcone e Borsellino (2016) e il Premio Nazionale Borsellino (2017). Per il suo impegno nella lotta alle mafie il Presidente Mattarella l’ha nominata nel 2016 Ufficiale della Repubblica Italiana al Merito.
Ha pubblicato con Emilio Radice Cocaparty (Bompiani, 2008), Rose al veleno (Bompiani, 2009), coautrice di “Io non taccio” (Cento editori, 2015), e autrice di Il mondo di sotto. Cronache dalla Roma criminale (Castelvecchi, 2016).
Foto di Federica Angeli/: https://www.facebook.com/pg/AngeliFederica/
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