Il 16 novembre si inizierà con “La somma dei giorni” di Isabelle Allende per attraversare una galleria di ritratti familiari
A Castano Primo è tempo di bliblioterapia. Leggere, oltre ad essere un passatempo piacevole, e pertanto già di per sé un’attività terapeutica, è da sempre un grande acceleratore di crescita personale. Se poi la lettura si accompagna ad un confronto tra fruitori di uno stesso libro, ecco che lo svago e l’apprendimento diventano anche un’esperienza di vita vissuta, un momento concreto della nostra storia personale e non soltanto un’attività mentale.
In aggiunta, una riflessione sugli aspetti psicologici di personaggi e autori e sull’uso terapeutico della scrittura, possono mostrarci nuove sfaccettature della nostra personalità e fare affiorare in noi risorse sconosciute. Dall’interesse per la lettura al curiosare nel nostro animo: il Gruppo di Lettura Biblioterapia, coordinato da Ilaria Mossali, propone un viaggio alla scoperta delle potenzialità nascoste di ognuno attraverso una selezione di autori e degli scritti che parlano di loro stessi, e che ci lasciano in eredità intuizioni su come le parole siano state nella loro vita amiche, sostegno, risorsa, per comprendere meglio cosa un libro può dirci di noi sbirciando tra le righe delle sue pagine.
Il primo incontro si terrà, giovedì 16 novembre alle ore 21.00, nella biblioteca comunale di piazza Mazzini, 43 per parlare del libro “La somma dei giorni” di Isabelle Allende. Sono disponibili in biblioteca copie del libro per il prestito in vista dell’incontro. La partecipazione ai gruppi di lettura è libera e gratuita.
Sono gli anni che seguono la morte della figlia Paula. Isabel Allende adotta la forma “diario” per fare la cronaca della famiglia, faticosamente riunita in California dal 1992 al 2006. I ricordi si intrecciano alle riflessioni sulla vita, sulla sua opera e sul mondo contemporaneo. Due leitmotiv danno coesione all’insieme: la relazione amorosa con il secondo marito Willie e l’ansia di costituire e difendere una grande tribù familiare. Con intelligenza e autoironia Isabel ci mostra le difficoltà di tenere insieme un clan variegatissimo e di dominarlo; in una sorta di messa a nudo delle proprie inclinazioni, ci dice che un’innata generosità può facilmente travalicare in esercizio di potere e controllo nelle altrui vite per modificarne il corso.
Gli episodi teneri, burleschi si intrecciano a quelli tragicomici o drammatici e la narratrice esibisce una tolleranza imperturbabile per le passioni e un’intolleranza viscerale nei confronti dell’ingiustizia. Non mancano le acute riflessioni sull’incombere della terza età, sulle proprie debolezze, sulla fatica di sbagliare. Si esce dalla lettura con la sensazione di aver attraversato una grande galleria di ritratti familiari, di aver vissuto una cronaca di affetti che ci riguarda da vicino.
Per informazioni: 0331/877842; biblioteca@comune.castanoprimo.mi.it.
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