L’aria che si respira in fattoria protegge i bimbi da asma e allergie. Un occasione per visitarle domenica 24 settembre
Nella vecchia fattoria… tutti l’abbiamo cantata almeno una volta questa canzone. Beh, la fattoria sarà anche vecchia, ma è davvero salutare, specie per i bambini. La conferma viene dalla scienza, in particolare dalle ricerche condotte nel corso di tre progetti europei.
Fattorie salubri, lo conferma la scienza
In fattoria anche i microbi sono salutari: l’ampia varietà che si trova in questi luoghi è, infatti, in grado di proteggere i bimbi da allergie e asma. Ma ora si è anche scoperto che anche il contatto con gli animali faccia bene: incontri ravvicinati con mucche, galline & C. sarebbero in grado di proteggere contro l’infiammazione del tessuto polmonare. Ne dà notizia Cordis, il sito d’informazione della Commissione Europea, che in un articolo specifico evidenzia il potere benefico offerto specie con l’aumento esponenziale di problemi alle vie respiratorie e al sistema immunitario: in tutto il mondo sono 700 milioni le persone sofferenti di rinite allergica e asma.
Se un terzo dei bambini ne soffre, questi problemi non toccano invece i piccoli che vivono in fattoria. Il perché lo spiega proprio Cordis:
“Le fattorie espongono i bambini a un’ampia varietà di microbi, il che li protegge perché il sistema immunitario può svilupparsi senza reagire eccessivamente a sostanze innocue, come succede con le allergie. Questo fenomeno nasce dal fatto che i bambini che vivono nello stesso villaggio, ma non vivono in una fattoria, sviluppano le malattie a un ritmo più veloce rispetto ai loro contemporanei che vivono nelle fattorie.”
Da qui la ricerca ha voluto approfondire l’argomento scoprendo che gli stessi animali delle fattorie sono di aiuto ai bambini nel rinforzare il proprio sistema immunitario, prevenendo asma e allergie. Secondo un immunologo che ha partecipato a uno dei progetti UE di ricerca, pare che il contatto con animali nella prima infanzia e il consumo di cibo di origine animale contribuisca a regolare le reazioni infiammatorie del sistema immunitario. Artefice di questo processo protettivo sembra essere l’acido sialico, naturalmente assente negli esseri umani ma lo è, invece, nei vertebrati, come gli animali da fattoria. Noi lo possiamo assorbire per mezzo del contatto con loro o mangiando alimenti di origine animale.
Fattorie didattiche, porte aperte in Lombardia
Date le premesse, vale la pena cominciare a frequentare maggiormente le fattorie. Un’occasione è offerta domenica 24 settembre 2017 con l’appuntamento Fattorie didattiche della Lombardia, la giornata “a porte aperte”, a cui partecipano 85 aziende agrituristiche, distribuite su tutto il territorio regionale. Fa sapere la Direzione generale della Regione Lombardia, ideatrice del progetto, che grazie a questa iniziativa sarà possibile entrare in fattoria e farsi guidare dagli agricoltori per scoprire, per esempio, come si fa il burro o cosa nasce nei campi, come si allevano gli animali. Sono numerose le attività offerte durante la giornata, spaziando dalle visite alle stalle a giochi specifici. In pratica, spiega l’ente regionale è:
“Un viaggio lungo la filiera alimentare per seguire come si trasforma il cibo che mangiamo ogni giorno. Un percorso guidato per capire l’importanza del rispetto per la natura e per chi, ogni giorno, lavora per raccoglierne i frutti”.
L’iniziativa è aperta anche in Liguria sabato 23 e domenica 24 settembre 2017: per la nona edizione di “Fattorie Aperte” sono più di cento i laboratori in Liguria aperti gratuitamente per far conoscere alle famiglie le aziende agricole della regione. L’idea alla base delle fattorie didattiche nel corso degli anni si è sviluppata in tutta Italia: dal 1997, anno di nascita della Rete delle Fattorie didattiche romagnole, artefici del primo progetto nazionale, si è arrivati oggi a contare circa duemila unità, ma il loro numero e i progetti correlati sono in costante crescita.
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