Cosa è bene sapere prima di cominciare, come allenarsi e programmare la gara. Il parere di Massimo Calcaterra, Triathlon Team DoctorBike
Il triathlon è uno sport dalla storia relativamente recente. È nato, infatti, alla fine degli anni Settanta negli Stati Uniti, alle Hawaii, per una scommessa tra amici: creare una competizione che unisse le gare più difficili a nuoto, in bici e di corsa. Fu così che si originò l’Ironman, combinando nuoto (3,8 km), ciclismo (120 km) e corsa (42 km) in un rapido susseguirsi di eventi. Da lì in poi si arrivò a definire una disciplina (1,5 km a nuoto, 40 in bici e 10 di corsa) che entrò a far parte delle Olimpiadi di Sidney del 2000.
Ma se voleste cominciare a praticare questo sport che piace sempre più, a cosa dovreste fare attenzione? L’abbiamo chiesto a Massimo Calcaterra, responsabile meccanico-ciclistico della nazionale italiana nell’ultima Olimpiade a Rio nonché promotore del Triathlon Team DoctorBike.
1. Prima di affrontare il triathlon in modo agonistico, come per tutti gli sport, dovete sottoporvi alla visita medico sportiva. Oltre che obbligatoria per ottenere il certificato specifico e iscriversi a una società e partecipare a competizioni è un presupposto importante anche per valutare il vostro stato di salute.
2. Cominciate gradualmente, affrontando discipline come lo sprint (750 metri di nuoto, 20 km di bici, 5 km di corsa) e poi passando gradualmente a livelli di resistenza più elevati.
3. Fatevi seguire da un preparatore atletico, che potrà darvi consigli e predisporre una tabella specifica per il tipo di allenamento e preparazione su misura per ogni atleta, oltre a valutare le vostre prestazioni e cercare di migliorarle. È altamente sconsigliabile, invece, improvvisare: traumi e infortuni sono dietro l’angolo.
4. Curate attentamente il posizionamento sulla bici. È un aspetto cruciale perché si è compreso il beneficio offerto anche solo da minime modifiche dell’altezza sella o dell’angolo manubrio o della distanza sella-manubrio per migliorare le proprie performance, contando allo stesso modo su un maggiore comfort, fluidità nell’azione con minore resistenza e aerodinamicità.
5. Affinate, nell’allenamento, le discipline in cui siete meno portati, non tralasciando, ovviamente, lo sport prediletto.
6. Provate il cambio tra le varie discipline, allenandovi per migliorare l’organizzazione e ridurre i tempi: una volta usciti dall’acqua dovrete affrontare la transizione verso il ciclismo, dove troverete la bici con le scarpette già fissate; va poi compiuto il tragitto nuoto-bici togliendo eventualmente la muta e indossando il casco; scesi dalla bici sarà la volta della frazione a piedi, la cui transizione comporta togliersi il casco, indossare le scarpe e cominciare a correre.
7. Imparate a gestirvi in gara. È un aspetto altrettanto importante che vi consentirà di completare la competizione e farlo nel modo migliore.
8. Curate l’alimentazione. Anche in questo caso è possibile documentarsi e predisporre un proprio piano, ma è sempre preferibile rivolgersi a un professionista. Il nostro team, per esempio, conta anche su un nutrizionista che offre una consulenza professionale e dettagliata, che tiene conto di tutti gli aspetti peculiari.
9. Evitate, la sera prima di una gara, eccessi alimentari e strapazzi, curando anche il giusto riposo. Predisponete attentamente tutta l’attrezzatura e l’abbigliamento in modo da essere pronti per la gara.
10. Non cambiate le vostre abitudini alimentari il giorno della gara, al mattino. Il giorno successivo alla gara, se possibile, fate un allenamento di recupero, blando, in modo da smaltire più facilmente acido lattico, sciogliere e ripristinare il giusto tono muscolare.
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