L’acqua è fonte di vita, bene dell’umanità. In questi anni in molti comuni del Sud Ovest Milanese sono state realizzate le cosiddette “casette dell’acqua”, anche allo scopo di promuovere l’elevata qualità dell’acqua pubblica proveniente dagli acquedotti cui sono collegate.

Al tempo stesso, soprattutto nelle scuole primarie e secondarie di primo grado, si continua a fare formazione contro lo spreco di questa risorsa denominata “oro blu”. Le risorse idriche iniziano a scarseggiare perché l’uomo ne consuma troppe, in particolare per sostenere le attività agricole e industriali.

L’acqua non è una risorsa automaticamente rinnovabile. Il ciclo climatico garantisce l’equilibrio infinito tra acqua che evapora e quella che ricade con le piogge, ma non assicura lo stesso equilibrio delle falde e degli invasi. Soltanto il 25% dell’acqua presente sulla terra è dolce.

È necessario un consumo responsabile. Una valida proposta ecologica è di costruire le nuove abitazioni con due sistemi idrici: uno per uso potabile che capta l’acqua oltre i 200 metri di profondità; l’altro che capta l’acqua a profondità di 30/35 metri (non potabile), da destinare alla doccia, al lavaggio dell’auto e soprattutto allo scarico del water.

La storia insegna che si sono combattute grandi guerre nel mondo per il controllo dell’acqua. I bacini del Tigri e dell’Eufrate, per esempio, sono spesso causa di contrasto tra Iraq, Siria, Iran e Turchia che con le sue grandi dighe ha il controllo totale dei corsi di acqua.

Un miliardo e mezzo di persone non ha accesso all’acqua potabile. Ogni giorno muoiono 10 mila persone per mancanza o cattiva qualità dell’acqua. Papa Francesco intervenendo a un recente Seminario interdisciplinare su “Il diritto umano dell’acqua” ha gridato al mondo che mille bambini muoiono ogni giorno a causa di malattie collegate all’acqua.

«Le cifre che le Nazioni Unite rivelano sono sconvolgenti e non ci possono lasciare indifferenti. – ha affermato il Santo Padre – Milioni di persone consumano acqua inquinata. Si deve frenare e invertire questa situazione. Non è tardi, ma è urgente prendere coscienza del bisogno di acqua e del suo valore essenziale per il bene dell’umanità.

Il rispetto dell’acqua è condizione per l’esercizio degli altri diritti umani. Se rispetteremo questo diritto come fondamentale, staremo ponendo le basi per proteggere gli altri diritti. Ma se violeremo questo diritto essenziale, come potremo vegliare sugli altri e lottare per loro.

Mi chiedo se in questa guerra mondiale a pezzi che stiamo vivendo, non stiamo in cammino verso una guerra mondiale per l’acqua. Ogni persona ha diritto all’accesso all’acqua potabile e sicura; è un diritto umano essenziale e una delle questioni cruciali nel mondo attuale».

Il Pontefice, al pari di scienziati ed ecologisti attivi in ogni parte del pianeta, ha rilevato come sia necessario attribuire all’acqua la centralità che merita nell’ambito delle politiche pubbliche. Il diritto all’acqua è determinante per la sopravvivenza delle persone e decide il futuro dell’umanità.