Andrea Noè, ciclista professionista dal 1993 al 2011, ha partecipato a 16 edizioni del Giro d’Italia. Nel 1998 e nel 2007 (a 38 anni) è stato maglia rosa.
Per gli amanti del ciclismo è stato pubblicato il libro “Andrea Noè. Una Vita da Gregario. Ricordi e consigli di un ciclista appassionato”, scritto dal giornalista Andrea Ballocchi ed edito da “La Memoria del Mondo”.
Andrea “Brontolo” Noè fa parte di quella schiera di ciclisti magari poco mediatici, ma tanto apprezzati da tutti quelli che amano il ciclismo, sport di grande fatica e di profonda passione.
Di lui Alfredo Martini, compianto ct e gregario di Fausto Coppi, disse: «Si ama Noè perché è un combattente. Uno che dà, spende, fruga in tutte le tasche per regalare energie al capitano. Il pubblico si nutre di questi personaggi. Non c’è da stupirsi della passione per lui».
Quella stessa passione, insieme all’impegno e al divertimento sono stati i tre fattori che hanno portato un bambino un po’ gracile a diventare un ciclista professionista, leale e generoso, fino a trasformarsi in un’icona di uno sport praticato col cuore (e con la testa) prima ancora che con gambe, muscoli e polmoni.
La sua grande professionalità, unita a un indubbio talento, gli ha permesso di avere una lunga carriera nei “pro”, a vincere praticamente tutto con la Mapei e con le altre squadre in cui ha militato, e arrivare a conquistare a 38 anni la maglia rosa. Un traguardo ancor oggi assoluto: Noè, infatti, è il corridore più longevo ad averlo centrato in una competizione ultracentenaria qual è il Giro d’Italia.
Questo libro intende raccontare in prima persona non tanto e solo la storia di Andrea Noè, quanto offrire ricordi e consigli di un ciclista appassionato a tutti coloro che amano la bici e intendono farne un mezzo per migliorare la propria qualità di vita.
Il testo è suddiviso in tre parti: l’inizio (partenza), l’allenamento (crescita) e la gara (sfida). Ognuna di esse descrive sia le motivazioni personali che hanno portato Andrea Noè a diventare l’atleta che è stato e l’uomo che è, sia le tappe di avvicinamento al ciclismo di ogni neofita che decide di praticarlo come divertimento domenicale o a livello amatoriale/agonistico.
Una guida sui generis – con capitoli in ordine alfabetico, citazioni colte e curiosità sul “circo a pedali” – all’interno della quale trovano spazio consigli per gli acquisti, elenco di cose che non devono mancare nell’equipaggiamento, suggerimenti utili per un’alimentazione e una preparazione adeguate.
Tra i temi trattati c’è anche il Giro d’Italia, naturalmente, per l’importanza che ha avuto nella storia personale di Noè, ma anche per i ricordi di persone e personaggi come Marco Pantani, il campione assoluto, Bernard Hinault, l’idolo personale, Vincenzo Nibali, il fuoriclasse odierno di cui Noè è stato prima compagno di squadra e oggi consulente professionale.
Andrea Ballocchi (autore) – Giornalista freelance e ciclista appassionato, Andrea Ballocchi lavora per diverse testate giornalistiche. È autore, per Giunti Demetra, del manuale Manutenzione della Bicicletta, oltre che ideatore e curatore della rassegna ciclo-letteraria Meditazioni in Sella. Ama praticare sport all’aria aperta e, quando può, sale in sella alla sua amata bicicletta.
Andrea Noè (il protagonista) – Ciclista professionista dal 1993 al 2011, ha partecipato a 16 edizioni del Giro d’Italia, contribuendo alla vittoria di squadra di due di essi. Due volte si è classificato quarto e una volta sesto. Nel 1998 e nel 2007 (a 38 anni) è stato maglia rosa e in carriera, da professionista, conta cinque vittorie. Ha corso nelle più forti squadre come Mapei e Liquigas.
Nel suo palmares conta anche due partecipazioni al Tour de France e cinque alla Vuelta de España e ad alcune più importanti corse nazionali e internazionali. Soprannominato bonariamente “Brontolo” per la sua caratteristica di lamentarsi spesso, Noè è sempre stato considerato un atleta molto professionale e uno dei gregari più affidabili in gruppo. Una stima riconosciutagli anche dall’Associazione Corridori Ciclisti Professionisti Italiani, che gli ha assegnato, al suo ultimo Giro d’Italia, il premio Chiodo di Cristallo.
Vive da sempre a Robecco sul Naviglio, sede dell’Associazione sportiva dilettantistica Brontolo Bike di cui è il presidente e che conta centinaia e centinaia di aderenti.
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