Robecch in Rosa è un’iniziativa dell’associazione GRAvel lAND per celebrare i 90 anni della Corsa Rosa. Partirà l’8 maggio e vuole far scoprire natura e territorio in bici
Riscoprire il Giro d’Italia in sella a una gravel. È l’idea da cui parte l’iniziativa di “Robecch in Rosa”: 10 tappe per celebrare i 90 anni della Corsa Rosa. Non solo vuole far conoscere il corridore più “vecchio” ad averla indossata: Andrea Noè, residente a Robecco sul Naviglio, da cui partirà il progetto sabato 8 maggio e durerà fino al 30 maggio. A concepire e organizzare l’iniziativa è GRAvel lAND, progetto e associazione che ha l’obiettivo di far vivere e conoscere il territorio naturale dei parchi lombardi e piemontesi e promuovere esperienze legate al ciclismo ed all’ambiente, al turismo sostenibile ed alla tutela del territorio.
Passione, bici, natura: cos’è GRAvel lAND
GRAvel lAND è l’acronimo che fonde i nomi dei due fondatori: Graziana Antoci e Andrea Noè. Lei, oltre che appassionata ciclista, è presidente del Gruppo Ciclistico “’95 Novara” e Responsabile nazionale del Ciclismo Femminile e Giovanile per Asi Ciclismo. Lui è l’indimenticabile “Brontolo”, ex professionista militante per 19 anni nelle migliori squadre delle due ruote. È lui a raccontarci di come si è originato GRAvel lAND. «Il progetto è nato nel periodo del lockdown dalla necessità di distanziamento e dalla voglia di salire in bici per fare sport in tutta sicurezza. Per questo abbiamo iniziato a uscire con la gravel bike nei tragitti boscosi o comunque in fuori strada, ed è diventata una piacevole alternativa. Da qui a scoprire percorsi nuovi o già battuti a tracciarli in qualche modo, offrendo riferimenti ad altri ciclisti è stato una conseguenza. Il nostro territorio è ricco di percorsi». Così grazie alla passione e alla voglia di scoprire nuove vie, Graziana e Andrea hanno tracciato più di 150 percorsi lungo la tratta del Parco del Ticino, lato lombardo e piemontese. «Tramite un amico che realizza siti web si è strutturato il sito web di riferimento in cui sono stati segnati percorsi, individuando diversi punti di partenza».
L’iniziativa ha raccolto l’interesse e il patrocinio di diversi Comuni e altri enti istituzionali tra i quali il Parco del Ticino, desiderosi di poter valorizzare il proprio territorio e coinvolgere la cittadinanza. Non solo: oggi GRAvel lAND conta già iscritti più di 200 iscritti.
Robecch in Rosa: il Giro d’Italia che premia
Le ruote di Andrea Noè non potevano non incrociare quelle del Giro d’Italia, che l’hanno visto per tanti anni protagonista – e due volte maglia rosa – e l’hanno “incoronato” quale corridore più longevo ad averla indossata. La nascita di Robecch in Rosa parte proprio da qui: «dato che non è possibile fare un evento giornaliero, date le complessità imposte dalla pandemia e dalle legittime necessità di evitare assembramenti abbiamo pensato di mettere a disposizione degli appassionati di ciclismo e cicloturismo 10 percorsi della lunghezza variabile tra 40 km e 60 km da percorrere in completa autonomia all’interno del Parco del Ticino».
I partecipanti dovranno semplicemente registrarsi all’evento sul sito GRAvel lAND, scaricare il percorso gpx sul proprio dispositivo e pedalare. “Ognuno potrà decidere quando e quante tappe completare, chi riuscirà a farle tutte ed invierà le tracce completate a eventi@gravelland.it riceverà il brevetto e la t-shirt rosa da finisher. E chi non le farà tutte? Potrà comunque condividere i propri percorsi sui social, menzionare @gravelland.it e usare l’ashtag #RobecchinRosa, sia su Instagram che su Facebook, partecipando così all’estrazione dei premi in palio”, segnalano gli organizzatori.
I primi 100 partecipanti che scaricheranno il modulo di adesione e lo consegneranno in uno dei punti accreditati elencati sul sito, insieme al contributo di 10 euro, riceveranno l’esclusivo gadget dell’evento: la sacca rosa con borraccia dedicata, panno bici Walbike, integratore Vince Shop e 1kg di riso km zero Riso Fedeli. L’iniziativa è realizzata con il patrocinio del Comune di Robecco sul Naviglio (MI) e del Parco Ticino.
Dalla bici da corsa alla gravel: piacevoli differenze
La gravel ha conosciuto un sensibile successo di vendite: in pochi anni è diventato un segmento conosciuto e apprezzato. « La gravel è una bici concepita in modo più confortevole rispetto alla versione corsaiola, proprio per agevolare il cicloturismo – spiega Noè – La gravel è più scorrevole rispetto alla mountain bike. E, rispetto alla bici da corsa, permette di scoprire itinerari altrimenti inaccessibili. Il mondo gravel non è solo una moda, ma una diversa filosofia di andare in bici».
In sella alla gravel e come co-fondatore di GRAvel lAND, Noè spiega che le iniziative dell’associazione sono appena cominciate: «ci sono diverse idee per nuove proposte. Una delle ipotesi è organizzare un giro del Parco del Ticino “coast to coast”: 220 km, strutturato su varie tappe all’interno del territorio del parco, in modo da scoprirlo e riscoprire la bellezza della natura intorno a noi. Grazie ai percorsi locali è possibile arrivare a collegarsi con i parchi milanesi. E poi la bici nella natura ti consente delle scoperte straordinarie: ho persino potuto ammirare un capriolo albino».
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