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Facoltà STEM: Lombardia regina, ma c’è il gender gap

Facoltà STEM: Lombardia regina, ma c’è il gender gap

Le facoltà scientifiche piacciono e la Lombardia attira il maggior numero di studenti. Le ragazze si laureano con voti maggiori, ma al lavoro gli stipendi sono inferiori ai ragazzi

Lombardia punto d’attrazione degli studenti che frequentano facoltà STEM, ovvero scienze, tecnologia, ingegneria e matematica. È la regione d’Italia in cui si concentra la maggior percentuale: infatti, il 17% studia in uno degli atenei lombardi. È quanto emerge dal rapporto 2020 di Assolombarda “Il Gender Gap nelle lauree STEM”, che mostra un lato interessante del nostro Paese. Infatti, a livello europeo l’Italia si posiziona sopra i dati di media sia per quanto riguarda la percentuale di ragazze che scelgono corsi Science, Technology, Engineering and Mathematics sul totale delle iscritte (17% vs 16%) che per la percentuale delle ragazze sul totale degli iscritti alle facoltà scientifiche (36% vs 31%).

Gender gap: dall’università al lavoro, cosa cambia per le donne
Quello che emerge dal rapporto è che, pur migliori come studentesse, nel mondo del lavoro il trattamento economico resta a favore del sesso maschile. Emerge così il gender gap, ovvero la disparità retributiva tra donne e uomini.
Partiamo dal rendimento scolastico. L’analisi di Assolombarda ha preso come campione di riferimento quello dei corsi di laurea magistrali del gruppo di Ingegneria. Da qui si nota come il voto di laurea sia più elevato, seppur di poco, per le ragazze (107,3) rispetto ai ragazzi (106,4). Non solo: il 50% delle donne completa gli studi in corso, contro meno del 48% degli uomini. “Il trend è costante e le donne sono rimaste avanti agli uomini negli ultimi cinque anni”, segnala il report.

Queste migliori performance accademiche non sono riconosciute dal mercato del lavoro. A un anno dalla laurea, il tasso di occupazione degli uomini laureati nei corsi STEM (91,8%) è più elevato di quello delle donne (89,3%). Il divario si osserva anche a livello salariale. I laureati uomini in facoltà scientifiche, tecnologiche e matematiche dichiarano di percepire in media una retribuzione mensile netta di circa 1.510 euro contro i 1.428 euro delle loro controparti femminili. Purtroppo, anche in questo caso, il trend è costante e le donne sono rimaste sempre indietro agli uomini negli ultimi cinque anni.

Altro aspetto che colpisce è che si è fermata la crescita della quota di ragazze che scelgono facoltà legate a scienza-tecnologia-ingegneria-matematica. O meglio, la crescita della percentuale di ragazze iscritte sul totale delle matricole universitarie si è arrestata e il valore è rimasto pressoché invariato nel 2018/2019 (18,3%). Negli ultimi cinque anni il numero di ragazzi che ha scelto una facoltà STEM è cresciuto (7,8%) più velocemente rispetto a quello delle ragazze (6,9%).

Se poi si va ad approfondire a quali facoltà sono iscritte le ragazze si nota una netta prevalenza (82%) nel gruppo Letterario, filosofico, artistico e storico, comprendente i corsi di laurea in Conservazione dei beni culturali, al 20% del gruppo di Ingegneria elettronica e dell’informazione. Va detto, però le ragazze iscritte ai gruppi di Ingegneria industriale, Ingegneria elettronica e dell’informazione e ad altri corsi in ingegneria (per esempio biomedica e gestionale) sono aumentate ad una velocità maggiore rispetto che a quella dei ragazzi.
La rappresentanza femminile popola in maniera preponderante (71%) il gruppo sanitario e paramedico (rappresentato dal corso di laurea di scienze della nutrizione umana), il gruppo geobiologico e biotecnologie (65%), il gruppo chimico-farmaceutico (56%).

Lombardia, il regno delle STEM
La regione lombarda è un “centro di gravità permanente” per quanto riguarda le facoltà scientifiche. Prima regione in Italia (il 17% degli studenti iscritti studia qui), davanti a Lazio (13%) e Campania (12%), mostra altri numeri di grande rilievo. Per esempio il numero degli iscritti a scienze, tecnologia & C. in Lombardia è cresciuto negli ultimi cinque anni (+15% rispetto al 2014/2015) in maniera leggermente superiore per le ragazze (+17%) rispetto ai ragazzi (+15%). La Lombardia è tra le regioni che hanno fatto registrare una crescita maggiore insieme a Molise ed Emilia-Romagna.
Pavia e la sua università, con il 24,9% delle studentesse che studia in facoltà STEM, supera la media nazionale del 18,3%. Superiore alla media è anche Milano (19,1%).

Photo by MD Duran on Unsplash 

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