La struttura dove lavoreranno i detenuti è stata pensata anche per i ragazzi disabili
Buone nuove sul fronte del reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti. All’interno del penitenziario milanese di Opera, è stato creato un grande maneggio, una fattoria didattica e un ranch dal nome simbolico: “Freedom” (libertà). Libertà intesa quale percorso di rieducazione e reinserimento.
Gli ospiti dell’istituto di pena potranno infatti così apprendere l’arte del maniscalco, dell’artiere e del sellaio, utili per il proprio reingresso nella società.
Il progetto prevede l’accesso al maneggio degli esterni a prezzi contenuti ed è volto ad accogliere in particolare ragazzi diversamente abili. Oltre ai cavalli, sequestrati alla criminalità organizzata, nel ranch sono presenti altri animali: asini, maialini thailandesi, pavoni, tartarughe e pappagalli.
Il team di volontari che hanno dato vita e sostanza al progetto è composto dalle “Giacche verdi” Onlus attiva con i cavalli all’Idroscalo, oltre ai membri della Polizia penitenziaria dell’istituto di pena, con il contributo di Fondazione Cariplo. Due ristretti già operano all’interno del centro ippico: il primo si è formato con le “Giacche verdi” come maniscalco, mentre l’altro si occupa degli animali della fattoria, in particolare degli asini.
Il progetto, quale realtà aperta alla città, realizza uno scambio fra società esterna e struttura detentiva ed offre un’opportunità di reinserimento sociale e lavorativo, dando così concretezza alla finalità riabilitativa della pena prevista dalla Costituzione e dall’Ordinamento Penitenziario.
Carlo Lio, Garante dei detenuti di Regione Lombardia Carlo Lio, ha definito il progetto “un esempio di buone prassi” e che si tratta di “opere che diffondono speranza non solo negli istituti di pena ma anche nella società”.
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