728 x 90

A Magenta si riflette sulla cura del prossimo

A Magenta si riflette sulla cura del prossimo

Martedì 3 novembre in diretta web “La società viva risponde”, convegno per mettere in luce l’importanza del prendersi cura, in famiglia e nel sociale

Chi si prende cura di me?” È la domanda e il titolo della Lettera alla Città scritta dal parroco di Magenta, don Giuseppe Marinoni, con la Diaconia e il Consiglio pastorale. La risposta passa anche da alcune proposte che la stessa Comunità Pastorale magentina promuove insieme ad associazioni culturali e caritative cittadine. Dopo la buona risposta ottenuta con il primo incontro organizzato da “Non di Solo Pane”, è la volta del convegno “La società viva risponde” che sarà possibile seguire – via web, mediante link diretto da www.comunitapastoralemagenta.it – martedì 3 novembre alle ore 21.00, evento organizzato a cura dei Centri Culturali “J.F. Kennedy” e “don Cesare Tragella”.

Aver cura del prossimo, dalla famiglia alla solidarietà
L’appuntamento vuole offrire esperienze di crescita personale grazie alla cura del prossimo. Come si manifesta questa cura? In diverse forme. C’è la cura della famiglia, testimoniata da Gigi De Palo, presidente Forum delle Famiglie, che insieme alla moglie Anna Chiara, mostrerà le implicazioni concrete di una fraternità tra le persone che sa prendersi cura comunicando speranza e di cosa significa questo in famiglia, nella quotidianità di cinque figli con le loro differenze.
C’è poi la cura caritativa espressa dall’esperienza del refettorio di comunità “Non Di Solo Pane”, che distribuisce pasti ai numerosi richiedenti e che verrà raccontata da Margherita Gentile in qualità di volontaria. La stessa storia di questa associazione di promozione sociale mostra la crescente attenzione alla solidarietà: nata nel 2016 da 22 soci fondatori e con 131 soci ordinari, l’anno scorso è arrivata a contarne 197, più dell’80% dei quali è anche volontario. Nei mesi della pandemia, ovvero dal 26 febbraio al 31 ottobre, ha provveduto alla distribuzione di 19.330 sacchetti.
Non mancherà, inoltre, la testimonianza di chi con regolarità porta generi alimentari nelle famiglie che ne hanno bisogno, o di quanti condividono il problema di chi ha perso il lavoro attraverso la partecipazione a un fondo di sostegno economico. Da qui l’esperienza dell’associazione Banco di Solidarietà e della San Vincenzo – San Martino, raccontate rispettivamente dai volontari Alberto Malini e Gabriella Cellamare.

Da dove nasce la serata
Il presupposto da cui nasce questa serata «è la provocazione positiva lanciata dalla Lettera alla Città, una sollecitazione a riflettere sull’aver cura di noi stessi e degli altri. Da qui abbiamo ideato una serata che portasse in evidenza delle esperienze concrete, che dalla famiglia e dall’accoglienza arrivi alla solidarietà e all’accoglienza verso altre persone in difficoltà. Il gesto della solidarietà non vuole essere solo un gesto esteriore quanto un cambiamento della propria vita», afferma Angelo Colombini, segretario confederale Cisl e moderatore della serata. L’appuntamento aiuta anche a porre l’attenzione sui nuovi bisogni e nuovi poveri.
Il fatto che a organizzare la serata siano due enti come il Centro Culturale don Cesare Tragella e il Centro studi politico sociali “Kennedy” mostra come la cultura e il sociale possano convivere: «è la testimonianza della necessità di unire le forze e di mettersi insieme, pur con le rispettive identità, per fornire un punto di riferimento per il mondo attorno a noi, mettendo in luce il valore dell’inclusione, del dialogo», conclude.

Clicca qui per scaricare la locandina dell’evento

Photo by Rémi Walle on Unsplash

In evidenza

Leave a Comment

Your email address will not be published. Required fields are marked with *

Cancel reply

Ultimi Post

Top Autori

+ commentati

Video