Per chi vuole conoscere e sperimentare a piedi o in bici alcuni punti pregevoli e affascinanti della Lombardia è appena uscito in libreria l’Atlante dei sentieri di campagna
Andare in campagna, una volta era l’idea più vicina a quella di vacanza. Una volta si andava in campagna, “quando le autostrade, i treni ad alta velocità e voli low cost non esistevano”, scrive Albano Marcarini nell’introduzione del suo libro, anzi del suo Atlante dei sentieri di campagna, perché di questo si tratta: “Di un’esplorazione riportata sulle mappe, come per i navigatori antichi”. Il volume (Ediciclo editore) è dedicato alla Lombardia, da girare a piedi e in bicicletta.
Il fascino dei sentieri di campagna, da Leonardo da Vinci a Leopardi
Nel tempo, molti scrittori, inventori, pensatori hanno esaltato l’andare in campagna. Un po’ perché era forse il paesaggio più facile da incontrare, un po’ perché essa ha un valore “catartico” e fonte di ispirazione. È attribuita a Leonardo da Vinci una frase emblematica in tal senso: “Ho vagato in campagna alla ricerca di risposte a cose che non capivo”. Oscar Wilde, nel Ritratto di Dorian Gray, scrisse: “Tutti sanno essere buoni in campagna”. Mentre Ada Negri, poetessa lombarda, nel 1917 pubblicò Le solitaire, una raccolta di 14 racconti, in cui la scrittrice raccontò la sua modesta visione del mondo, in qualità di ragazza “venuta dalla campagna”. Ed è una donzelletta che vien dalla campagna che introduce una delle poesie più belle e famose, Il Sabato del Villaggio, di Giacomo Leopardi.
Atlante dei sentieri di campagna: Lombardia da visitare a piedi o in bici
La diga del Panperduto, l’abbazia di Morimondo, il bosco del Gaggio nei pressi dell’ex dogana austro-ungarica: ci sono indicazioni di sentieri vicini ad Abbiategrasso, Magenta, Lonate Pozzolo, Castano Primo, ma c’è molto di più in questo libro, che si apre con una pratica tabella in cui si segnalano per ognuno dei 33 sentieri illustrati informazioni su: distanze, località di partenza e arrivo, dislivello, sviluppo del percorso, tipologia. Non manca neppure “la sorpresa”, ossia un punto particolarmente suggestivo.
C’è l’imbarazzo della scelta a proposito di dove andare, o meglio, esplorare: dalla pianura alla collina, dai fiumi ai laghi alla montagna, per ogni ambiente si trovano sentieri.
Ogni percorso è spiegato nel dettaglio: una mappa aiuta subito a individuare i luoghi; oltre alla descrizione generale, ce ne sono più puntuali su alcuni dei siti più interessanti su cui si snoda il percorso. Oltre alle foto, Albano Marcarini impreziosisce con acquerelli pregevoli il volume.
Per ognuno è specificato il tempo necessario per percorrerlo a piedi oppure in bicicletta con la necessaria calma per apprezzare il paesaggio. Ci sono anche descrizioni, comprese nel Taccuino di viaggio, su dove mangiare o sul più vicino centro di assistenza bici. Non mancano neppure descrizioni di luoghi o personaggi storici.
Insomma, Atlante dei sentieri di campagna è un libro che consigliamo anche solo perché nato dalla passione e dalla competenza di Albano Marcarini, che l’ha ideato e “vissuto”: infatti, nasce da peregrinazioni a piedi o in bici dello stesso autore.
Marcarini è scrittore, viaggiatore in bici o in cammino, urbanista milanese, fondatore di Co.Mo.Do. (Confederazione per la mobilità dolce) nonché presidente dell’Inventario delle Vie di Comunicazione Storiche.
Foto di Free-Photos da Pixabay
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