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Come riscoprire le relazioni umane per fare rete

Come riscoprire le relazioni umane per fare rete

Un nuovo progetto del Consorzio dei Comuni dei Navigli punta sul vecchio sistema di relazioni per passare dalla rete virtuale ad una rete fatta di persone reali che si incontrano

Il presidente Carlo Ferrè

Gli elevati standard di qualità, raggiunti nella gestione integrata dei rifiuti urbani dal Consorzio dei Comuni dei Navigli, possono essere mantenuti o addirittura potenziati anche attraverso la creazione di una rete di soggetti influenti (stakeholders, portatori di interessi comuni e diffusi) da individuare e coinvolgere nei venti Comuni consorziati.
Soggetti questi in grado di supportare il Consorzio in processi decisionali, scelte e azioni di comunicazione e prevenzione nella produzione dei rifiuti, con particolare attenzione alla frazione “imballaggi in plastica”.

È questo lo scopo del nuovo progetto del Consorzio che punta sulle buone e vecchie abitudini relazionali del passato, realizzato nell’ambito della SERR 2019 (Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti) e avviato formalmente lo scorso 4 dicembre, con una presentazione nel municipio di Albairate da parte di Emanuela Rosio, presidente del Consiglio Direttivo di AICA (Associazione Internazionale di Comunicatori Ambientali), nonché direttore generale e vicepresidente di Erica Coop., primaria realtà nazionale di comunicazione ambientale. Evento questo cui hanno partecipato sindaci e tecnici comunali, nonché Carlo Ferrè e Christian Migliorati, rispettivamente presidente e direttore del Consorzio.

«Lo scopo di questo progetto è di operare andando oltre i social e la rete virtuale, per costruire invece una rete fatta di persone reali che si incontrano, parlano e decidono. – spiega il presidente Ferrè – Per raggiungere questo obiettivo occorre coinvolgere, comune per comune, persone stimate che si facciano portavoce nei confronti dei cittadini e in grado di contribuire in modo costruttivo alle politiche ambientali del Consorzio dei Comuni dei Navigli. Tutto questo, anche per rendere ancora più stretto e collaborativo il rapporto con la cittadinanza».

Il progetto si completerà ad aprile 2020 e prevede una campagna di incontri per coinvolgere tutti gli stakeholders dei venti Comuni. Al termine saranno presentati i risultati raccolti e la rete degli stakeholders costruita sul territorio.

Chi potrebbero essere gli stakeholders da coinvolgere? Solo qualche esempio: il sindaco, il parroco, il presidente di un’associazione, il medico di base, il farmacista, il comandante della stazione dei carabinieri e molti altri soggetti, oltre a scuole e attività commerciali presenti sul territorio.

Del Consorzio fanno parte: Albairate, Arluno, Bernate Ticino, Besate, Bubbiano, Busto Garolfo, Calvignasco, Casorate Primo, Cassinetta di Lugagnano, Castano Primo, Cisliano, Corbetta, Cusago, Inveruno, Mesero, Morimondo, Nosate, Ozzero, Vanzaghello e Vittuone.

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