Il libro è la chiave dei pensieri. È una forma di evasione perché con la cultura siamo tutti più liberi. È questo lo spirito dell’iniziativa promossa da Fondazione per Leggere e dalla Casa di Reclusione Milano-Opera
La lettura di un libro è sempre un’attività positiva e nel caso dei detenuti aiuta ad evadere con la mente. I libri, infatti, aiutano a viaggiare nel tempo. Ci fanno ridere, commuovere, sognare e vivere avventure incredibili.
Fondazione per Leggere e la Casa di Reclusione di Opera hanno siglato un accordo triennale per potenziare l’offerta culturale destinata ai detenuti. Si tratta di un accordo che integra e migliora le varie collaborazioni attive tra l’istituto e Associazioni, Enti, Istituzioni e personalità del mondo della cultura che già promuovono e realizzano iniziative culturali e socioculturali volte al miglioramento delle condizioni dei detenuti.
Si vuole promuovere la lettura favorendo la massima accessibilità dei detenuti alla biblioteca. Il servizio è garantito da un bibliotecario lavorante e diversi volontari. Alla biblioteca vengono destinati ampi spazi. Il personale della Fondazione che opera nell’Istituto contribuisce alla gestione delle attività di prestito, con particolare riferimento a quello inter bibliotecario con le altre biblioteche del territorio, ampliando così il patrimonio documentale. I detenuti lavoranti che collaborano a tali attività sono selezionati dalla Direzione di concerto con Fondazione.
Foto di Gordon Johnson da Pixabay
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