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Per stare bene “Non nascondere la tua bocca”

Per stare bene “Non nascondere la tua bocca”

A Palazzo Pirelli iniziativa di sensibilizzazione e prevenzione del tumore alla bocca

Il professor Antonio Carassi e il vicepresidente del Consiglio regionale Carlo Borghetti

A Milano, Palazzo Pirelli, nei giorni scorsi si è tenuto l’evento “Non nascondere la tua bocca”, dedicato alla prevenzione del cancro alla bocca, patologia che in Italia colpisce ogni anno oltre 4500 persone, prevalentemente al Nord, ma che è ancora poco conosciuta. Basta richiedere un controllo durante una visita d’igiene dentale per individuare la presenza della malattia, che di solito non presenta sintomi e che, se non curata, può essere altamente invalidante. Se diagnosticata subito, il 90% dei pazienti guarisce.

«È importante che Regione Lombardia mantenga alta l’attenzione sul tema della prevenzione, promuovendo anche la diffusione della cura del cancro alla bocca, insieme a corretti stili di vita e a una corretta igiene orale», ha affermato il vicepresidente del Consiglio regionale della Lombardia, Carlo Borghetti (PD). Mentre il professor Antonio Carrassi, all’ospedale San Paolo Direttore dell‘Unità Operativa Complessa di Odontostomatologia II-Medicina e Patologia Orale e Odontoiatria geriatrica, ha aggiunto: «Si tratta di una patologia che, se diagnosticata nelle prime fasi, con lesioni piccole, ha una prognosi molto buona. È importante sapere che tabacco e alcool rappresentano un gravissimo fattore di rischio».

In Italia ogni anno vengono diagnosticati oltre 4500 nuovi tumori alla bocca, con una media di 3 mila decessi, ai quali si aggiungono i 5.500 tumori della laringe e della faringe. Le principali cause sono fumo, consumo di alcool e scarsa igiene orale. Statisticamente i più colpiti sono gli uomini, over 55 anni, residenti nel Nord est. La patologia è particolarmente diffusa tra le fasce svantaggiate della popolazione.

Una vota accertata la presenza della patologia, il paziente è sottoposto a un intervento chirurgico maxillo facciale: nel primo stadio della malattia (pochi millimetri di lesioni) la sopravvivenza arriva al 90%.
Nei casi più gravi, invece, si rende necessaria l’asportazione parziale o totale della lingua o della mandibola, con gravi ripercussioni sulla qualità di vita del paziente. Inoltre, la terapia può prevedere anche il ricorso alla radioterapia, per evitare recidive.

Foto di John Oliver da Pixabay

Danilo Lenzo
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