Una banca dell'Altomilanese e del Varesotto supporta il training formativo della ricercatrice Barbara Mora per portare all'Ematologia di Varese il trapianto allogenico per la cura delle leucemie acute e croniche
Fermare la fuga dei giovani e promettenti cervelli dalla Lombardia e in generale dall’Italia è un’impresa possibile. Lo dimostra l’iniziativa messa in atto dalla Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate a favore della ricercatrice Barbara Mora, destinataria di una borsa di studio.
Mora è una dottoressa in Medicina e Chirurgia di 30 anni e l’esperienza che Mora sta facendo, grazie alla borsa di studio, al Centro trapianti di cellule staminali allogeniche dell’Ematologia dell’Università di Amburgo, diretto dal professor Nicolaus Kroger e primo centro europeo per i trapianti delle leucemie croniche, sarà inserita nell’Ematologia di Varese, portando così il reparto ad affermarsi ancora di più quale eccellenza internazionale nella cura delle leucemie acute e croniche.
«Assistiamo continuamente a giovani promettenti che, non trovando spazio in Italia, sono costretti ad andare all’estero per realizzarsi. – afferma Roberto Scazzosi, presidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate – Per crescere un territorio ha bisogno di giovani preparati e specializzati. Come istituto di credito cooperativo abbiamo raccolto la richiesta che ci è stata presentata e ci siamo messi al fianco della giovane ricercatrice Mora, già premiata in ambito internazionale, sostenendo il suo training formativo ad Amburgo presso il primo centro europeo per i trapianti.
Le conoscenze acquisite saranno a beneficio dell’Ematologia varesina e dei malati di leucemia. È un investimento per il futuro; un investimento per nostro il territorio.
Il fare rete è il primo strumento di sostegno per tutti coloro che sono impegnati a migliorare la qualità della vita e le aspettative dei pazienti e delle loro famiglie».
Solamente nel 2017 sono stati 28 mila i neolaureati che sono andati oltreconfine, con un aumento del 4% rispetto all’anno precedente e del 41% rispetto al 2013 (fonte Istat).
Francesco Passamonti, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Ematologia – ASST Sette Laghi di Varese e professore ordinario di Ematologia dell’Università degli Studi dell’Insubria, rileva che, per quanto nata solamente nove anni fa, l’Ematologia di Varese è un centro di riferimento internazionale per le leucemie croniche, ed «ha avviato attività a complessità sempre maggiore, fino ai trapianti di midollo autologhi – 70 quelli fatti con l’utilizzo delle staminali del paziente stesso – ed è ora in grado di rispondere in maniera quasi esaustiva alle esigenze ematologiche del territorio. Utilizzando un donatore di cellule staminali, aumenta la complessità del programma. Per perfezionarsi, la strada è formarsi presso i centri più avanzati». Tra i protocolli di cura a Varese manca però il trapianto allogenico.
L’opportunità di un training formativo ad Amburgo è arrivata al momento giusto. «La possibilità di poter fare ricerca nel primo centro europeo dei trapianti allogenici non poteva essere sprecata», prosegue Passamonti. E sul nome della ricercatrice non c’erano dubbi: Barbara Mora, infatti, dopo la laurea con una tesi sperimentale svolta proprio in Ematologia a Varese, ha proseguito l’attività di ricerca traslazionale e clinica nell’ambito delle leucemie croniche. Il suo impegno è stato premiato in diversi meeting internazionali e nazionali
Leave a Comment
Your email address will not be published. Required fields are marked with *