Il cantautore americano Dave Hause sforna un disco incredibile che mescola rock, folk rock e punk rock
di Alessandro Lia (alias Rock Sophia)
E se stessimo solo ridendo su come si sbagliano così tanto? Se fossimo solo stufi di sentir dire che abbiam perso la battaglia. Sono stufo di ingrigire i torti e i diritti. Sto uscendo di qui per chiarire i miei punti di vista. Tonight tonight orray orray! (The Loved Ones – Jane)
Dicevano che il rock è morto? Eccolo invece ben servito ai recensori della tecnica, a quelli che nell’insieme possono solo imparare ad ascoltare in religioso silenzio. Un album, KICK, lo si deve seguire in un processo creativo difficile e a volte incomprensibile…Incomprensibile per l’uso dei Gain, di pedaliere configurate ad arte, giri e reef….
(Album Kick-Dave Hause)
Qui no, qui qualche crunch, userà la Chuck’s Les Paul forse, quella di Chuck Berry per capire, l’origine del Rock and Roll, è una chitarra complessa per creare suoni melodici moderni quanto lo è la tensione delle corde per fare un certo tipo di musica, ma per il rock vero diventa un’arma che spara fiori.
L’album Kick di Dave Hause è la sua consacrazione globale, un artista che non fa pensare ai deserti dell’Arizona o ai tramonti al Ticino.
Duro, irriverente, storie normali, di tutti i giorni, di club sgangherati, di donne come le nostre, amore raccontato dal cuore, amori che condividono bollette da pagare a fine mese, amici sinceri, perchè tutti hanno bisogno di fratelli in quelle notti in cui la mente vola nei cieli del vivere.
Gente che ha nella testa frequenze Punk, rock vero, versioni in acustiche strepitose. Segnalo un imperdibile session: Dave Hause – Full Session – Daytrotter Session
Civil Lies è veramente qualcosa di assurdo, vera, genuina, rock allo stato originale. Quando ascolti questo genere di song non puoi fare altro che agitare fuori (shake out), bugie civili. Non so nemmeno cosa dire in più, è veramente un album che spacca. Balli, balli e andrebbe prescritto da qualche dottorone come rimedio naturale contro la noia!
Firefiles è la ballata, quella che ti fa chiudere gli occhi, quella che dopo Warpaint, Wheathervane, Eye Aye I ti può far scappare la lacrima. E quella chitarra pulita è un capolavoro lì in mezzo, per ore, per giorni, da tanti anni caro Dave. Una chicca vera è la cover dei Lucero, una lettera alle guerre…
Che il rock sia con voi, che questo artista vi possa accompagnare nei momenti in cui l’energia serve, manca, un energy trip mentale! Stiamo solo ridendo! C’mon Kid, We Could be King.
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