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Roberto Saviano: “In mare non esistono taxi”

Roberto Saviano: “In mare non esistono taxi”

Alla Memoria del Mondo di Magenta l’ultimo libro di Roberto Saviano sui viaggi della speranza

I viaggi della speranza si traducono spesso in tragedia. È la storia che si ripete con la sola differenza che a cambiare nel tempo sono i protagonisti, gli ultimi di turno che mettono in gioco la propria vita che nel loro paese vale poco più di uno sputo per andare altrove, in un posto si spera migliore.

Lo scrittore Roberto Saviano ha pubblicato il libro “In mare non esistono taxi”, edizioni Contrasto Due, 176 pagine, prezzo di copertina 21,90 euro, già disponibile anche alla libreria “la Memoria del Mondo” di Magenta, Galleria dei Portici 5, a ridosso del Palazzo Comunale. In questo volume racconta e commenta le immagini dei fotografi Paolo Pellegrin, Giulio Piscitelli, Olmo Calvo e Carlos Spottorno che hanno documentato i viaggi della speranza.

In mare non esistono taxi è una riflessione dell’autore sulle diverse fotografie dell’immigrazione, un tema di grande attualità e su cui spesso interviene sui suoi canali social network e sui media. Il tema delle rotte d’immigrazione, delle traversate nel mar Mediterraneo e, prima, nel deserto del Sahara, dei centri di detenzione in Libia e altrove, della permanenza in Italia, dei salvataggi in mare a opera delle ONG e della Marina.

Una raccolta di fotografie dei più grandi autori internazionali che hanno documentato il tema si intreccia con il racconto di Saviano che a sua volta le contestualizza con i suoi commenti, analizzando anche in dettaglio i casi più significativi che sono stati pubblicati sulla stampa. Questi viaggi sono sempre molto estremi, i barconi sono vecchi e sovraccaricati, le condizioni disumane. Un ruolo fondamentale dal punto di vista umanitario è svolto proprio dalle ONG, che il Ministro Di Maio ha definito “taxi del mare”.

Saviano dà spazio anche alle storie dei volontari di Medici Senza Frontiere che salvano le persone in mare, dà loro anche un volto con i ritratti sul campo. Così nel libro troviamo anche una conversazione con Irene Paola Martino, infermiera della nave Bourbon Argos.
Quando non ci sono naufragi, i migranti che riescono ad arrivare in Italia vengono condotti nei vari CIE, ma non sempre sono strutturalmente pronti ad accogliere il grande numero di uomini, donne e bambini che necessitano di assistenza.

Il libro è un percorso visivo e umano dando la parola in particolare anche a quattro grandi interpreti della fotografia internazionale che si sono distinti per il loro lavoro sul tema dell’immigrazione.

Foto di mxart da Pixabay

Danilo Lenzo
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