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Neet: non studiano, non lavorano, non si formano

Neet: non studiano, non lavorano, non si formano

L’Associazione Young Effect di Magenta al seminario sui giovani in corso in Liguria, a cui stanno partecipando 22 animatori provenienti da 9 Paesi: Romania, Italia, Croazia, Spagna, Polonia, Lettonia, Finlandia, Bulgaria e Turchia

L’Associazione Young Effect di Magenta non si ferma mai. È in corso, nella Villa Sacra Famiglia di Arma di Taggia in provincia di Imperia, uno speciale seminario di otto giorni per animatori supportato dalle ACLI Milanesi e dall’Agenzia Nazionale Giovani. Si tratta di “The golden cage” che sta coinvolgendo 22 animatori giovanili, provenienti da 9 Paesi: Romania, Italia, Croazia, Spagna, Polonia, Lettonia, Finlandia, Bulgaria e Turchia.

Young Effect di Magenta è un’Associazione di Promozione Sociale nata nel 2009 con lo scopo di offrire ai giovani del territorio di Magenta e dintorni, nonché del territorio nazionale in generale, l’opportunità di conoscere le nazioni europee e gli altri Paesi del mondo attraverso scambi giovanili, incontri, eventi, servizi di volontariato internazionale e partecipazione a progetti europei che coinvolgono altre Nazioni. Si tratta di un’associazione apartitica, indipendente e senza scopo di lucro.

Il seminario “The golden cage” che chiuderà i battenti sabato 11 maggio intende affrontare la questione della disoccupazione, la mancanza di competenze dei giovani e promuovere l’uso dell’istruzione non formale come strumento strutturato per gli animatori giovanili, rispondendo in tal modo, direttamente agli obiettivi del Programma Gioventù Erasmus +. “La gabbia dorata” affronterà questo problema che ogni giorno constatiamo nelle nostre realtà giovanili e risponderà a questa domanda:

In che modo un animatore giovanile può affrontare adeguatamente la questione dei NEET (neither in employment nor in education and training, in italiano persone che non studiano, non lavorano, non si formano) e quali metodologie potrebbero essere utilizzate per offrire ai giovani quegli strumenti che li aiutino a sviluppare e superare la loro situazione NEET.

Le organizzazioni coinvolte cercheranno di tradurre queste metodologie in nuove competenze da utilizzare nel lavoro coi giovani NEET sia a livello locale che europeo anche attraverso l’utilizzo di specifici piani d’azione. L’obiettivo di “The golden cage” è condividere esperienze, conoscenze e scambiare buone pratiche per la creazione e la gestione di attività socio educative che supportino direttamente i NEET e raggiungano il massimo impatto possibile per loro e le loro comunità locali. Nello specifico le azioni che il seminario vuole intraprendere sono:

creare un ambiente adatto per favorire la coesione tra i 22 animatori giovanili, la condivisione delle buone pratiche e la comprensione del background teorico che sta dietro al fenomeno dei NEET;

analizzare dati e informazioni sulle strategie nazionali ed europee per i NEET e formulare un documento di raccomandazione con suggerimenti specifici per le organizzazioni giovanili al fine di utilizzare tutti i programmi e le risorse accessibili per far fronte ai bisogni dei loro gruppi target;

sviluppare almeno 4 strumenti di lavoro giovanile innovativi, basati su soluzioni, che utilizzino l’apprendimento non formale;

costruire un processo di follow-up che favorirà un’ulteriore cooperazione tra le organizzazioni partner e aumenterà l’impatto di questo progetto.

Per affrontare gli obiettivi si stanno utilizzando principalmente metodi di apprendimento non formale al fine di creare l’ambiente appropriato e offrire ai partecipanti l’opportunità di sperimentare, scambiare e sviluppare nuove pratiche, idee e metodi per il loro lavoro quotidiano.

Danilo Lenzo
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