Il libro di esordio di Amy Meyerson è un inno alla forza dei legami familiari e al potere che hanno i libri di connetterci con le persone che amiamo
Regalare un libro è anche un modo per confessare sentimenti che non riusciamo a esprimere a parole. Un concetto questo che si pone alla base del libro di esordio di Amy Meyerson che vive a Los Angeles e insegna Scrittura creativa alla Southern California University. Si tratta de “La libreria del tempo andato”, edizioni Nord, 366 pagine, prezzo di copertina 18,60 euro, un inno alla forza dei legami familiari e al potere che hanno i libri di connetterci con le persone che amiamo. Il volume è disponibile anche a Magenta nella libreria “La Memoria del Mondo”, Galleria dei Portici 5, nel cuore del centro storico.
Si racconta di Miranda che è cresciuta in mezzo ai libri. Letteralmente. Da bambina, infatti, passava ore e ore a vagare tra gli scaffali di una libreria, giocando alle cacce al tesoro letterarie che il proprietario, suo zio Billy, organizzava per lei.
Grazie a lui, Miranda ha imparato ad amare quei mondi d’inchiostro racchiusi tra le pagine, il profumo inconfondibile della carta, il mosaico variopinto delle copertine. Un giorno, però, quando lei aveva dodici anni, la madre aveva all’improvviso tagliato i ponti col fratello e l’aveva portata via, lontano da lui e dalle sue avventure.
Ma ecco che, sedici anni dopo, lo zio Billy muore, lasciando in eredità a Miranda la libreria. E non solo. Miranda riceve per posta una copia della «Tempesta», con un’unica frase sottolineata: “”Siedi: ora devi sapere di più“”.
Il messaggio è chiarissimo. È l’inizio di una nuova caccia al tesoro. L’una dopo l’altra, Miranda raccoglie le molliche di pane disseminate dallo zio, incamminandosi lungo un sentiero costellato di citazioni letterarie e segreti taciuti troppo a lungo.
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