Un pomeriggio per la cura dei nostri territori. Un modo diverso di unire la cura dell’ambiente, l’arte e la socialità
“Chi viene a pulire il Ticino sabato pomeriggio?” scorro la bacheca di Facebook, e mi compare questo invito di una mia amica, Ambra Zanin. La proposta è per lo scorso sabato 30 marzo, stesso giorno della 12° edizione, dell’Earth Hour, una mobilitazione mondiale promossa dal WWF che, partendo dal gesto simbolico di spegnere le luci per un’ora dalle 20.30 alle 21.30, si propone di coinvolgere le persone in azioni concrete per salvaguardare il pianeta.
Il ritrovo – A partire dall’idea di Ambra creiamo perciò un evento più amplio, che si propone di unire la cura dell’ambiente, l’arte e la socialità: un pomeriggio di clean up, documentato con disegni e foto, e seguito da una pausa sulle rive del Ticino.
“A partire dalla piazza di Casterno prendete via della Valle, al bivio in concomitanza con l’agriturismo S. Molino Marta mantenete la destra, proseguite dritto finché la strada non diventa uno sterrato con un bivio, qui svoltate a destra e poi subito a sinistra, prendete la prima svolta a destra che passa all’interno di un cortile e andate sempre dritto fino in fondo alla strada. In ogni caso seguite sempre le indicazioni “fiume Ticino”, il percorso è ben segnalato”.
Prendo la bici e parto molto presto: so già che mi perderò. Così accade ma arrivo comunque in orario per l’appuntamento. Nonostante la proposta fosse nata tra amici, si radunano pian piano una dozzina di persone, la maggior parte delle quali non si erano mai viste prima. “Mi capita spesso di camminare e raccogliere la spazzatura! Che bello avere una occasione per farlo insieme!”, ci dicono molti dei partecipanti.
Armati di guanti e sacchi della spazzatura, (e nel mio caso di quaderno da disegno, penne e acquarelli), passiamo un pomeriggio alternativo, prendendoci cura dei nostri bellissimi paesaggi. Partiamo dal parcheggio e ci dirigiamo verso la riva. Abbiamo setacciato una zona tutto sommato pulita, soprattutto a prima vista. Nonostante questo abbiamo trovato sedie, taniche, tante bottiglie di vetro, lattine, cassette di plastica, e perfino un ferro di cavallo! Arrivati al fiume ci prendiamo una meritata pausa: sono ormai passate 2 ore, e abbiamo l’occasione di conoscerci meglio.
I partecipanti – È curioso vedere come tutti i partecipanti, per lo più ragazzi tra i 25 e 35 anni, abitualmente si ritaglino dei momenti per prendersi cura del Ticino. Per ognuno questo luogo rappresenta qualcosa di speciale, da proteggere e conservare. Federica, per esempio, insegnante di Yoga, anche se al momento abita a Milano, sente sempre come casa sua questi luoghi, lontano dall’affollamento e dallo smog della città.
Per Annemeton (Annalisa Locatelli), invece, la Valle del Ticino è fonte di ispirazione per le sue creazioni artistiche: folletti e fatine, abitanti dei boschi, fatti di un materiale di sua invenzione, interamente biodegradabile (per info la trovi all’Insubria Festival di Marcallo c/ Casone e su: https://annemeton.com/).
Prossimi eventi -L’evento, iniziato alle ore 15.00, termina dopo le 18.00: ci portiamo a casa tante nuove conoscenze, un bel tramonto, foto, disegni e.. .un camioncino di oggetti da smistare nei diversi bidoni di differenziata!
Ti sarebbe piaciuto esserci? Non ti preoccupare, è in arrivo un altro incontro dopo il ponte del 25 aprile 2019! Per rimanere aggiornato seguici su Facebook.
Un ringraziamento ad Annalisa Locatelli e Ambra Zanin per le fotografie. Ringrazio in modo speciale Ambra che oltre alle foto ha realizzato la bellissima rielaborazione dei miei sketch con le sue fotografie che potete vedere in questo breve racconto.
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