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Tempo di salite, tempo di ciclisti, di libri e di scoperte

Tempo di salite, tempo di ciclisti, di libri e di scoperte

Un volume dedicato a tutti i ciclisti appassionati e agli escursionisti: “Tempo di salite” illustra valichi dell’Alta Savoia, Vallese e Val d’Aosta

La salita è il vero banco di prova di ogni ciclista. Ma è molto di più che una sfida con se stessi: la salita impegna, ma trasforma. “Una salita non è solo un esercizio sportivo, è un’esperienza morale, un allenamento esteso al nostro spirito oltre che ai nostri muscoli”, scrive Albano Marcarini, autore di “Tempo di salite” libro che illustra le più belle sfide in bicicletta nell’Alta Savoia, nel Vallese e in Val d’Aosta. E lo fa raccogliendo una selezione di 27 passi alpini e prealpini, di cui descrive la storia, le caratteristiche più interessanti e curiose, offrendo informazioni di ampio respiro e illustrazioni foto e profili altimetrici.

Tempo di salite in bici, alla scoperta dei valichi e… di Frankenstein
Alta Savoia, Vallese e Val d’Aosta sono territori di grande ciclismo, ricorda l’urbanista e cartografo Albano Marcarini (curatore del sito Guide e Sentieri d’Autore) che spesso hanno fatto e la fanno tuttora da scenario al Tour de France, al Giro d’Italia, al Tour de Suisse, al Criterium du Dauphiné, ma anche al Tour de Romandie e al Giro della Valle d’Aosta, giusto per ricordare i più importanti. Ma il pregio di “Tempo di salite” (Rossolis, 294 pagine 39 euro) non è di analizzare valichi solo dal punto di vista strettamente sportivo-scientifico. Tutt’altro: ogni valico ha una storia degna di essere raccontata, “ogni salita merita di essere ‘disegnata’ sulla carta”, ma soprattutto fa venir voglia di scoprirli andandoci e percorrendoli in bicicletta.

Illustrato da foto, informazioni e da un corredo di descrizioni piacevoli, mette in evidenza la passione e competenza di Marcarini nel trasmettere la passione della scoperta.
Alcuni di questi valichi sono famosi, altri poco o per nulla. A unirli è la loro relativa vicinanza: queste tre regioni sono facilmente comunicanti grazie ai tunnel e a moderne strade. Ragion per cui chi conosce bene le salite di una di queste tre può con questo libro spingersi a conoscere quelle vicine.

La struttura del volume è a base altimetrica, suddiviso in tre macro capitoli: salite da 1000 a 1500 metri, da 1500 a 2000 m e da 2000 a 2500 m. È possibile scoprire il significato di belvedere, il piacere di spingersi a raggiungerli in bici, ma anche trovare annotazioni curiose. Per esempio quella al Mont Salève, percorso da George Byron, che invitò Percy e Mary Shelley a soggiornarvi. “Ed è in una villa ginevrina che Mary trovò ispirazione per il suo Frankestein”.

Informazioni utili per ciclisti e per tutti
Per ogni valico è offerta una illustrazione storica e geografica, che dall’epoca antica va a illustrare anche la storia ciclistica di molti di essi.
È presente una scheda pratica in cui sono offerte informazioni preziose su: punto di partenza e di arrivo, distanza, dislivello, pendenze, condizioni del percorso, note sulla sicurezza della strada, ma anche info su dove mangiare o dormire, indirizzi utili, centri di assistenza meccanica e noleggio bici e cosa fare in più se si avesse ancora energia e voglia di spingersi più in là.

La cartina mostra il percorso. Oltre alle cittadine e località e punti di interesse che si attraversano non mancano indicazioni sulla pendenza. Il “riassunto altimetrico” accanto a ogni mappa è ripreso da veloviewer Strava. Insomma, tutti i presupposti per far venire l’acquolina in bocca ai ciclisti, grimpeur di ogni età e capacità. Perché il bello della bici è poterla cavalcare sia da campioni e professionisti sia da amatori e dilettanti, potendo andare alla scoperta di nuove mete. E salite.

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