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Piccolo è un grande talento mondiale di ciclismo

Piccolo è un grande talento mondiale di ciclismo

Andrea Piccolo, 17enne di Pontevecchio, si racconta dopo aver conquistato la medaglia di bronzo alla prova a cronometro Juniores e premiato a Magenta

Da premio di ciclismo a premio della sua città, da Insbruck a Magenta, per Andrea Piccolo è il momento dei trionfi. Il giovanissimo campione, 17enne di Pontevecchio, frazione magentina, è fresco reduce dai Mondiali di ciclismo svoltisi a Innsbruck, in Austria, dove è salito sul podio. Infatti, ha conquistato la medaglia di bronzo nella prova a cronometro Juniores. Lo scorso 2 ottobre è stato il momento di ricevere dal sindaco di Magenta Chiara Calati e dall’assessore allo Sport Luca Aloi il premio della Città di Magenta.
Altro motivo di soddisfazione per lui è stato l’arrivo di Gianni Bugno, leggendario campione del ciclismo che lo ha salutato con un affettuoso colpetto sulla spalla. Andrea ha sorriso, visibilmente contento di quel gesto del due volte campione del mondo, ospite d’onore alla conferenza stampa di presentazione della partenza magentina della Milano-Torino.

Una passione per il ciclismo sbocciata da bambino
Ma torniamo ad Andrea Piccolo. La bella impresa a Innsbruck è solo l’ultima di vari momenti positivi della sua giovanissima carriera: lo scorso anno aveva conquistato la medaglia d’oro per l’Italia nella prova in linea degli European Youth Olympic Festival 2017, il Festival Olimpico della Gioventù Europea. Quest’anno si è imposto alla 3GiorniOrobica e alla Trofeo Città di Borgomanero, solo per citarne alcuni.
È lui a raccontare come la crono ai Mondiali sia stata una prova su cui ha impostato un programma specifico. La gara in linea, che ha corsi due giorni dopo, l’ha visto comunque protagonista per buona parte della gara, giunto poi al termine 11esimo, ha comunque significato essere il terzo italiano nei primissimi posti: «Il gruppo belga ha fatto un lavoro duro per far sì che al momento giusto Remco Evenepoel potesse partire per vincere. In ogni caso, ricordo l’ottimo bronzo di Fancellu, oltre ai positivi piazzamenti di Benedetti (sesto) e Tiberi (nono)».
La sua è una passione trasmessa dal papà ai due figli, Andrea appunto e al fratello maggiore Samuele, in forza al team elite under 23 Namedsport Rocket.
Un vero amore che ha messo radici prestissimo: «Ho cominciato all’età di sei anni nelle fila della Velo Sport Abbiategrasso, squadra con cui ho gareggiato fino alla categoria Allievi. Poi sono passato al Pedale Senaghese per arrivare poi quest’anno al Team LVF».

Ciclismo: una passione e un divertimento
Passione sì, ma ci tiene a dire che «il ciclismo per me è un divertimento. Lo vivo così, unendo naturalmente molto impegno e passione». Allenamenti meticolosi e tantissimi chilometri percorsi per riuscire ad arrivare dove è arrivato, inserendosi nel suo percorso scolastico. Sottolinea che «la scuola mi ha concesso due settimane libere per il ritiro precedente al mondiale e la settimana in cui sono stato impegnato alla competizione», racconta.
Un pensiero particolare va alla sua squadra: «Ci tenevo a ringraziare alla squadra per cui corro, ai direttori sportivi Marco Della Vedova e Paolo Valoti, e al mio preparatore Daniele Zaccarini».
Ma il pensiero finale è dedicato alla sua Pontevecchio, a genitori, amici, parenti, e in particolare allo zio, Enzo Battistella, titolare di un negozio di bici. Ci tiene a ricorda in particolare il rientro dai Mondiali: «domenica sera nel negozio dello zio mi hanno fatto trovare appesi i cartelloni che mi immortalavano al terzo posto; in ogni caso sono stati tutti contenti di me».

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