Disegnare per le strade di Porto con altre 800 persone provenienti da ogni parte del mondo
800 persone che disegnano per le strade di Porto, in Portogallo. Non è stata felice la mia idea di alloggiare in un campeggio appena fuori città durante il 9° raduno internazionale degli Urban Sketchers: prima del mio arrivo in città erano già le 10! Tardi. Difficile inoltre sfruttare le sessioni di disegno dopo cena.
Entrando a Porto, infatti, dal 18 al 21 luglio si veniva sommersi dalla visione di disegnatori e disegnatrici ad ogni angolo della città e ad ogni ora del giorno: provenienti da ogni parte del mondo, registrati all’evento o solo di passaggio come me.
La registrazione all’evento includeva la possibilità di partecipare a workshop e seminari tenuti da Urban Sketchers molto famosi, tra cui anche il fondatore del movimento Gabriel Campanario. Si contano 800 persone registrate, e sicuramente è alto il numero di chi non ha effettuato la registrazione, che è a pagamento.
Il prossimo anno il raduno avverrà ad Amsterdam, e spero proprio di registrarmi per seguire i workshop!
Camminando per le strade faccio amicizia con Brian, un signore inglese con dei baffi bianchi molto accentuati: è fotografo ed è anche per lui il suo primo “symposium”. – vengono così chiamati questi raduni internazionali – Ci confrontiamo sul modo di disegnare e di tenere il quaderno.
Mentre io ho la mia bella tracolla, che sta riscuotendo molto successo, lui porta con sé una base di legno calamitata sulla quale è possibile attaccare gli acquarelli durante il disegno. “My simple solution is for men, your so elaborate one for women!”. Mi dice qualcosa di simile per dire che il suo supporto è molto più spicciolo del mio. Disegniamo presso uno dei principali ponti di Porto, il ponte Luis I. Scopriamo di essere finiti in mezzo ad un workshop il cui focus è il movimento delle onde.
Saluto Brian e riparto alla ricerca di nuovi stimoli: in realtà ce ne sono fin troppi e mi viene quasi difficile disegnare perché c’è tanto di tutto: tante persone, tanti disegnatori, tante casette, tanti negozi, tanti monumenti e non so più dove fermarmi.
Scopro che c’è un negozio allestito per l’evento, con innumerevoli strumenti e supporti per disegnare. Agli stand sono presenti disegnatori famosi con i loro quaderni. Sono colpita in particolar modo da una sorridente ragazza spagnola di 29 anni che ha appena terminato un viaggio disegnato durato un anno intero. Si chiama Alicia Aradilla. “È quello che mi piace e che voglio fare, quindi perché no? Ho incontrato tantissime persone ed è stato l’anno più bello che abbia mai vissuto“.
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