La Popilia Japonica infesta le campagne della Valle del Ticino. La Regione si è mobilitata con trappole che non vanno toccate, ma i rimedi ci sono
Si chiama Popilia Japonica e oramai questo insetto alieno ha infestato le campagne della Valle del Ticino, cominciando a comparire dal 2014.
È un coleottero innocuo per l’uomo, ma parecchio nocivo per diverse piante come abbiamo potuto scoprire guardando le piante dei dintorni in che condizioni sono. Causa, infatti, ingenti danni economici e proprio per questo è considerato un “organismo nocivo da quarantena dalla normativa fitosanitaria”. A segnalarlo è l’ente Parco del Ticino, che fa sapere come negli ultimi anni il Servizio fitosanitario di Regione Lombardia si sia attivato per monitorare le popolazioni dell’insetto e controllarne la diffusione. Come? Mediante specifiche trappole che avrete notato in giro, appese ai rami di alcune piante. Sono quei barattoli gialli e verdi con speciali ali che attraggono e catturano molti di questi insetti.
Barattoli e treppiede, trappole efficaci, ma da non spostare
Ma da quest’anno la strategia di controllo prevede anche l’utilizzo di un nuovo tipo di trappola.
Da fine maggio, infatti, i tecnici dell’Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste (ERSAF) hanno collocato nell’area focolaio le caratteristiche trappole.
“Si tratta di una struttura formata da un treppiede ricoperto da una rete. Gli insetti vengono attirati verso la trappola dall’attrattivo posizionato al centro della struttura e vengono intercettati dalla rete, il contatto degli adulti di Popillia Japonica con la rete consente l’assorbimento di minime quantità di insetticida di cui è intrisa. La perdita di vitalità non è immediata, ma consente all’insetto di volare e muoversi ancora per qualche minuto”.
Attenzione però: le trappole funzionano, ma per farlo vanno usate esclusivamente nell’ambito di strategie territoriali. “Il loro potere attrattivo è superiore alla capacità di cattura e così una trappola collocata all’interno di un orto o di un giardino richiama insetti da centinaia di metri con la conseguenza di aumentare notevolmente il danno a carico della vegetazione presente, foglie, fiori e frutti”, sottolinea il Parco del Ticino in una nota. Quindi: chi si mette una trappola di queste nel proprio giardino provoca per sé e per i vicini un danno serio.
Per questo lo stesso Servizio fitosanitario chiede la collaborazione di tutti i cittadini perché le trappole non vengano spostate, sottratte o manomesse.
Come difendere giardini e orti dalla Popilia Japonica?
Cosa fare però per tutelare il proprio orto o giardino da questi insetti? L’unica possibilità è contrastare la presenza degli esemplari adulti, perché uova e larve possono anche essere deposte in terreni lontani dalle piante di cui si nutrono e che quindi infestano.
Tre le alternative:
• far cadere gli esemplari adulti di Popilia Japonica in una bottiglia o un recipiente pieno d’acqua, meglio se la mattina o la sera quando gli insetti si muovono meno;
• spruzzare sulle piante un prodotto a base di olio di neem, che funziona come repellente. Si tratta di un rimedio ammesso anche in agricoltura biologica e acquistabile nei negozi di giardinaggio oppure online.
• utilizzare reti anti-insetto a protezione delle piante.
Per maggiori informazioni si può contattare via email gli specialisti: popillia@ersaf.lombardia.it oppure popillia@parcoticino.it
Credit photo: Lamba~commonswiki/commons.wikimedia.org
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