Il più prestigioso teatro d’opera al mondo presenta la mostra “Gioachino Rossini al Teatro alla Scala”, un omaggio all’illustre compositore italiano a 150 anni dalla sua scomparsa
La Scala di Milano celebra Gioachino Rossini, uno dei più grandi compositori di tutti i tempi, autore di opere tra cui “Il barbiere di Siviglia” e “L’Italiana in Algeri”. Lo fa con una grande mostra, realizzata in occasione dei 150 anni dalla sua scomparsa: aperta al pubblico dal 17 aprile al 30 settembre 2018, l’esposizione è curata dal celebre scenografo e regista teatrale Pier Luigi Pizzi.
L’intero Museo contenuto all’interno del Teatro alla Scala diventa per la prima volta percorso espositivo, ospitando più di 100 opere attraverso cui conoscere, celebrare o rivivere la storia e i successi del compositore.
Tra i pezzi in mostra spiccano i costumi disegnati da Franco Zeffirelli e Caramba e indossati da cantanti divenute vere e proprie icone, tra cui Maria Callas, Giulietta Simionato e Lucia Valentini Terrani. Abiti storici che vestono manichini sartoriali realizzati per l’occasione con speciali accorgimenti e misure dalla Bonaveri, azienda italiana leader mondiale nei manichini haute de gamme.
Per valorizzare costumi di scena e pezzi unici, l’azienda di Renazzo di Cento (FE) ha creato una serie di manichini e busti su misura che sembrano quasi dare vita ai personaggi rossiniani. Ad accogliere i visitatori della mostra sono infatti i protagonisti delle opere di Rossini, che impeccabili nei loro sontuosi abiti di scena, appaiono più come abitanti del Museo che come “pezzi” in esposizione: li si ritrova a passeggiare con naturalezza tra una sala e l’altra, intenti ad esibirsi al pianoforte o adagiati su un’elegante poltroncina in un salottino ottocentesco.
Accanto a questi, la mostra presenta una ricca selezione di cimeli, manoscritti e ritratti del compositore (alcuni dei quali restaurati per l’occasione), gioielli di scena, contenuti video, insieme a uno scenografico percorso che ricostruisce gli allestimenti scaligeri delle opere di Rossini. Un rapporto speciale unisce infatti il compositore marchigiano al Teatro milanese: dalla prima opera che ha visto la luce alla Scala, “La Pietra del Paragone”, alla recente edizione de “La Gazza Ladra” di Riccardo Chailly, passando per storici spettacoli attraverso tutto il Novecento: un legame unico che trova coronamento in questa grande esposizione.
Bonaveri nasce nel 1950 a Renazzo di Cento (FE), oggi vuole semplicemente dire Manichino, e ovunque sia la moda di qualità – in un negozio, in un museo, in un set fotografico, in un allestimento scenografico – là si trovano i manichini Bonaveri. L’aver saputo saldare la capacità manifatturiera con una ricerca visionaria del senso della forma, ha consentito all’azienda di assistere e avere influenza sulla nascita, definizione e affermazione dell’industria della moda, italiana e mondiale. In quel momento magico nel quale si è delineato il concetto stesso di prêt-à-porter.
La sede, costruita secondo le più moderne tecniche, coniuga automazione e artigianalità. Visitandola è possibile passare da laboratori che impiegano sofisticate tecniche di scannerizzazione digitale dei corpi, ad altri per lo studio computerizzato dei volumi, sino ad arrivare nell’area dedicata al lavoro degli scultori che con argilla, gesso e resine svolgono i passaggi che conducono al manichino finale. In un processo creativo biunivoco, teso soltanto a determinare canoni espressivi egualmente eleganti e poetici. Alla ricerca dell’anima del manichino. Per saperne di più: www.bonaveri.com.
photo © Brescia-Amisano / Fondazione Teatro alla Scala
Informazioni
“Gioacchino Rossini al Teatro alla Scala” – Dal 17 aprile al 30 settembre 2018
Museo teatrale alla Scala | Largo Ghiringhelli 1, Piazza Scala, 20121 Milano
Lunedì – domenica ore 9.00 – 17.30
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