Alla 10ª edizione del concorso internazionale possono partecipare anche studenti di corsi di laurea in Scienze della Comunicazione e/o Master in giornalismo. Le sezioni: terrorismo, dalla Siria all'Europa; Mediterraneo e diritti negati; pace e immigrazione
Tutto è pronto per la 10° edizione del Festival Giornalisti del Mediterraneo (Otranto, 10 – 16 settembre 2018). L’evento è promosso e organizzato dall’Associazione “Terra del Mediterraneo”, in partnership con il Comune di Otranto. L’appuntamento, ormai consolidato nel Mediterraneo, coinvolge la Regione Puglia; Legacoop Puglia; l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e il suo Master in Giornalismo e il Corpo Consolare di Puglia, Basilicata e Molise.
Con il Festival, arriva alla sua 10° edizione anche l’omonimo concorso internazionale che, quest’anno, conterà tre sezioni tematiche: terrorismo internazionale, dalla Siria all’Europa; Mediterraneo e diritti negati; pace e immigrazione. È una valida occasione non solo per i giornalisti che in particolare operano nelle cosiddette “zone calde” del pianeta, ma anche per i giovani talenti delle scuole di giornalismo, nonché per gli studenti dei corsi di laurea in Scienze della Comunicazione. Si rivolge a giornalisti di professione e freelancee, mira a coinvolgere reporter italiani e stranieri, della carta stampata e della televisione, del mondo del web e radiofonico.
I candidati potranno presentare le proprie opere entro il prossimo 30 maggio 2018. È possibile scaricare il regolamento dal sito www.giornalistidelmediterraneo.it o chiedere informazioni chiamando il numero 346.8262198.
«Il raggiungimento del decimo compleanno del concorso, insieme al festival, rappresenta un grande traguardo. – spiega Tommaso Forte, giornalista e autore del Festival – Attraverso questi due momenti, infatti, quello che abbiamo fatto in tutti questi anni e che continuiamo a fare, è aprire un dibattito per capire, alla luce dei conflitti nel Mediterraneo che indirettamente toccano anche il nostro Paese, quali sfide ci attendono per il futuro. Ciò grazie ai lavori dei reporter che quei conflitti li vivono in prima persona, nei teatri di guerra. Quanto alla questione dell’immigrazione, altro tema cardine del Festival, sono tanti i pregiudizi e, talvolta, un ruolo determinante nell’alimentarli lo hanno i media».
Lino Patruno, presidente della giuria aggiunge: «I dieci anni del Festival dei Giornalisti del Mediterraneo segnano un prestigioso traguardo della manifestazione e giungono in un momento di grave crisi internazionale. La guerra in Siria, la tensione nel Mediterraneo, la violazione dei diritti umani, la minaccia del terrorismo internazionale, la tragedia dell’immigrazione sono troppo vicini a noi per non coinvolgerci non solo come giornalisti».
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