Un web documentario per capire come si vive oggi in Iraq, cosa significa lottare e resistere in una società alimentata da un clima di odio e d’intolleranza tra le comunità
Il 20 marzo 2003, la coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti invadeva l’Iraq. Iniziava così la Seconda Guerra del Golfo.
Entro il prossimo 20 marzo è possibile sostenere on line un progetto multimediale per dare voce alle donne dell’Iraq. Si tratta di “Donne fuori dal buio” – Webdoc (documentario), un progetto fotogiornalistico che ha proprio al centro le donne, troppo spesso vittime – dirette o indirette – dei conflitti.
Il webdoc è disponibile sulla piattaforma di crowdfunding Produzioni dal Basso e racconta la storia di quattro donne, ripercorrendo le fasi storiche dei conflitti, lungo una linea temporale nei territori più rappresentativi dell’Iraq: Baghdad, Halabja, Qaraqosh, Mosul.
Questo progetto è nato dalla volontà di due donne, Arianna Pagani e Sara Manisera, una fotografa e una giornalista freelance che lavorano in Iraq dal 2014.
Il loro documentario, narra come è cambiata la vita in Iraq dopo il conflitto del 2003 attraverso video, articoli, foto e mappe. Le vite di queste donne sono, infatti, inscindibilmente legate alla storia dell’Iraq, al di là delle differenze etniche e religiose. Ciò su cui il webdoc vuole puntare i riflettori, infatti, è che la guerra riguarda tutti: sunniti, sciti, cristiani e curdi. E in quindici anni, a seguito dell’intervento militare, tutti hanno subito ciò che è venuto dopo e cioè la guerra civile e la nascita e lo sviluppo dello Stato islamico.
“Donne fuori dal buio” racconta, attraverso la voce delle quattro protagoniste, come si vive oggi in Iraq, cosa significa lottare e resistere in una società sempre più patriarcale, divisa su base settaria e alimentata da un clima di odio e d’intolleranza tra le comunità.
Per sostenere il progetto, e in particolare le spese di produzione e di post produzione, la realizzazione di una piattaforma online che permetta di raccontare le storie anche di tante altre donne incontrate lungo il percorso e di iscrivere il webdoc a festival nazionali e internazionali, è possibile contribuire con una donazione libera, direttamente sul sito di Produzioni dal Basso.
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