Nel racconto di Chiara Stoppa la paura non riesce mai a spegnere del tutto la speranza
Al Teatro Lirico di Magenta, sabato 9 febbraio 2018 alle ore 21.00, si terrà lo spettacolo teatrale “Il Ritratto della salute”, organizzato e promosso dalla locale rete delle associazioni sociosanitarie De Relationibus, con il patrocinio del Comune di Magenta.
È possibile acquistare i biglietti al Teatro Lirico giovedì 8 febbraio dalle ore 10.00 alle 12.00 oppure venerdì 9 febbraio 2018 dalle ore 20.00 alle 21.00, prima dello spettacolo. Il costo del biglietto è di 10,00 euro. Alla rete De Relationibus appartengono Avo, Asted, Insieme per l’Hospice Di Magenta, Le Stelle Di Lorenzo, Università Magentino.
Ecco la trama dello spettacolo: Chiara Stoppa, attrice, ha solo ventisei anni quando, nel 2005, le viene diagnosticato un tumore. Dopo due devastanti cicli di chemioterapia giunge il verdetto che non avrebbe mai voluto sentire: il suo male guarisce nell’85 percento dei casi, ma lei rientra nell’altro 15 percento. L’unica speranza, ora, è un trapianto.
Chiara, che ha vissuto l’intera esperienza della malattia come sotto una campana di vetro, inizia a pensare a cosa dire ai suoi amici, alle persone a lei care, a come salutarle per sempre. Ma a quel punto, dopo un anno di torture, quella stessa campana di vetro si infrange.
Chiara decide che è meglio alzarsi dal letto, riprendere possesso del proprio corpo, decide, insomma, che è meglio vivere. Così avvia un percorso di guarigione che ha del miracoloso, se si considera che è qui a raccontarlo. E in questo racconto, in cui la paura non riesce mai a spegnere del tutto la speranza, Chiara si mette in gioco con l’umiltà di dire che la sua è solo una delle scelte possibili.
Un tumore ti cambia: cambia la tua routine, il tuo modo di vivere, di respirare, di stare con gli altri. Ma si può scegliere come relazionarsi con esso, ascoltando il proprio corpo per decidere quale sia la soluzione più adatta. Le persone sono diverse, e diverse possono essere le cure.
Dalla sua esperienza Chiara Stoppa ha tratto un monologo teatrale privo di retorica ma pieno di energia, di ironia, con una carica vitale contagiosa. Al termine dello spettacolo seguirà un approfondimento per comprendere meglio la vicenda umana di chi è investito da una diagnosi di tumore. Chiara sarà intervistata da Riccardo Colombini, regista di Schedìa Teatro.
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