La storica azienda agrituristica di Magenta offrirà un pranzo di Natale a 60 persone svantaggiate
La solidarietà prima di tutto. Anche la Cascina Bullona, azienda agrituristica attiva nel cuore della Valle del Ticino dal 1999, è dalla parte di chi è rimasto indietro.
Accogliendo la proposta del parroco di Magenta, don Giuseppe Marinoni, la vigilia di natale, i proprietari Elena e Stefano Viganò, apriranno le porte della Cascina e offriranno il pranzo a 60 persone che per motivi diversi sono in difficoltà e non hanno altro modo di festeggiare la festività santa.
All’iniziativa solidale di Cascina Bullona hanno aderito la gelateria Nené di Magenta (che offrirà il gelato) e diversi bar-enoteche e ristoranti di Magenta e Abbiategrasso, che hanno accettato di donare tutte le bottiglie di vino che saranno abbinate ai piatti elaborati dai cuochi dell’azienda agrituristica.
I partecipanti al banchetto sono stati indicati da alcune delle associazioni di volontariato del Magentino che si occupano quotidianamente di esercitare la virtù della carità nel territorio e precisamente: Casa d’accoglienza, San Vincenzo e Non di solo pane.
«In occasione del compimento dei 18 anni della nostra attività, abbiamo ritenuto consapevolmente di aderire alla sollecitazione di papa Francesco e del nostro Decanato, che hanno proposto di invitare una persona svantaggiata nelle nostre case in occasione del Santo Natale. – affermano Elena e Stefano – Nella nostra casa il giorno di Natale non possiamo farlo perché lavoriamo. Ecco perché apriamo le porte dell’agriturismo alla vigilia. E siccome gli ospiti devono stare bene e passare dei momenti di allegria, ci aiuterà del tutto gratuitamente con della buona musica dal vivo l’amico Max Eldorado, che prontamente si è offerto per questa iniziativa e che ringraziamo vivamente.
Anche i nostri cuochi e i nostri addetti alla sala lavoreranno gratuitamente, nonostante le fatiche del periodo. Le affinità tra persone che stanno passando un periodo della loro vita difficile e di chi fa impresa sono molte di più rispetto a quello che si crede, una cosa è purtroppo strettamente correlata all’altra, perciò riteniamo importante manifestare una totale e gratuita vicinanza con un gesto disinteressato a questi ospiti, intuendo – e se ci permettete conoscendo, anche se in altra ottica – quali sono le loro difficoltà».
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