Lo psicoterapeuta Porta fa il regista e gli spettatori diventano attori. Obiettivo: cambiare sul palco in tutta sicurezza, per poi farlo nella vita reale
È possibile allenarsi per cambiare vita e stare meglio. Un obiettivo che può essere raggiunto attraverso la prima stagione di teatro terapia diretta dallo psicoterapeuta Giovanni Porta.
È un teatro, che va oltre la forma del teatro itinerante, per diventare coinvolgente, tanto da aiutarci a superare le nostre difficoltà quotidiane. Sono gli spettatori a salire sul palco e a mettersi in gioco. «Molte persone vivono come se quella che stanno conducendo sia l’unica esistenza possibile, e quando le cose non vanno bene cadono in profonde dolorose lamentazioni. – spiega lo psicoterapeuta Giovanni Porta – Ogni persona ha esigenze e desideri diversi, e la felicità è una condizione estremamente soggettiva e personalizzata. Se amo la natura, non potrò definire un successo il mio lavoro se faccio il manager che vive tra aerei e riunioni, ma magari se possiedo un campeggio…
Una cosa, però, è comune a tutti: in ognuno dei campi importanti della propria vita è necessario essere capaci, quando la situazione lo richiede, di rischiare. Rischiare che cosa? Per ognuno è diverso: chiedere una promozione, un numero di telefono, correre il rischio di conoscere nuove persone, di visitare nuovi posti, di trasferirsi. Lamentarsi è inutile. Necessario, invece, è trovare il coraggio di mettere in atto comportamenti nuovi e difficili per raggiungere risultati diversi dal solito.
Per fare questo può risultare molto utile la teatro terapia in quanto permette, in un contesto protetto, di sperimentare nuovi comportamenti e possibilità esistenziali senza che l’insuccesso determini conseguenze negative nella vita reale. In pratica, è una palestra dove allenarsi per realizzare i propri desideri. Sono timido? Mi allenerò ad essere un po’ più sfacciato. Sono troppo duro? Allenerò la mia dolcezza e comunicazione emozionale.
E così per tutte le rigidità da cui qualsiasi persona è afflitta. Il percorso si svolge in gruppo perché è fondamentale sperimentare il fatto di non essere l’unico/a ad avere desideri irrealizzati e difficoltà nella vita. Il gruppo dà forza ad ogni componente. Io mi occupo di creare in ogni incontro situazioni di perturbazione di crescente intensità per portare i partecipanti, poco alla volta, ad uscire dai limiti del loro consueto e sentire che effetto fa»..
Le sfere fondamentali attorno alle quali si organizza il benessere di un individuo sono principalmente tre: 1) L’amore, e dunque la capacità di costruire e mantenere relazioni sentimentali significative e, nel caso lo si voglia, una famiglia; 2) Il lavoro, nel senso di riuscire ad avere una base economica il più possibile solida nel rispetto delle proprie aspirazioni e propensioni; 3) Le amicizie, e dunque la capacità di instaurare relazioni di fiducia in cui trovare reciproco supporto e condivisione di passioni e interessi.
«Di solito, si definisce “vita felice” un’esistenza in cui vi sia realizzazione in almeno due di queste tre aree. – spiega lo psicoterapeuta – Il successo in tutte e tre è molto raro. Si noti che non intendo il successo come un risultato eclatante a livello assoluto (ad esempio, avere un lavoro da rockstar o conquistare il/la partner più bello/a del mondo) ma come una situazione rispondente ai propri bisogni. Provare a migliorare è essenziale per raggiungere un benessere personale. Salire sul palco aiuta a cambiare, prima per finta, in uno spazio protetto, poi, se si vuole, per davvero nella vita reale»..
Il laboratorio si terrà a Milano, presso il Centro “San In Centro”, in corso Italia 49 (zona Bocconi). Durerà da novembre a maggio e avrà cadenza bisettimanale: due venerdì al mese dalle 19,30 alle 22. Il percorso si articolerà in quattro “blocchi”. Sarà possibile iscriversi solo a uno, a più di uno o frequentarli tutti; ogni “blocco” durerà indicativamente due mesi: 1) Formazione del gruppo e familiarizzazione con le tecniche teatrali (17 novembre – 1 e 15 dicembre 2017); 2) Contattare se stessi: migliorare la capacità di ascoltarsi per poi esprimersi e mostrarsi agli altri (12 e 27 gennaio – 9 febbraio 2018); 3) Approfondire pregi e limiti del proprio modo abituale di stare nel mondo (23 febbraio – 9 e 23 marzo 2018); 4) Evolversi verso nuovi adattamenti creativi (6 e 20 aprile – 4 e 18 maggio 2018).
Il costo di ogni incontro sarà di 35 euro. Non sarà possibile iscriversi ad un singolo incontro ma solo ad un intero modulo (da tre o quattro incontri), per garantire l’integrità del gruppo e dunque la qualità del lavoro. Il numero massimo di partecipanti sarà di 14 persone. È prevista una serata di presentazione il prossimo 3 novembre. Per informazioni e prenotazioni, email: giovannipora74@gmail.com.
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