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Rimessa a nuovo la via Francisca del Lucomagno

Rimessa a nuovo la via Francisca del Lucomagno

Con la Fase 2 si ritorna all'aria aperta. Per gli amanti del cammino, la Via Francisca del Lucomagno riapre, mentre la Via Francigena si prepara

La Fase 2 dell’emergenza Covid-19 ha riaperto alla possibilità di svolgere attività all’aria aperta. In attesa che siano riaperti anche gli spostamenti tra le regioni, in Lombardia c’è la possibilità di scoprire la Via Francisca del Lucomagno. Per chi volesse intraprendere il viaggio a piedi lungo la Via Francigena e soggiornare nelle strutture autorizzate, c’è ancora da attendere.

Via Francisca del Lucomagno
È lunga 135 km e collega Lavena Ponte Tresa (Varese) a Pavia: la Via Francisca del Lucomagno è pronta ad accogliere pellegrini, viandanti, semplici curiosi o amanti della natura, dell’arte e della storia.

La Via è stata rimessa praticamente a nuovo grazie al progetto di valorizzazione che, nato quattro anni fa per volontà della presidente dell’Associazione Internazionale della Via Francigena, è stato sviluppato da nove realtà e 50 enti in collaborazione con la Regione Lombardia e la Provincia di Varese, anche con il sostegno del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale di Regione Lombardia.

L’intero tracciato è stato puntualmente mappato, segnalato e attrezzato: l’anno scorso è stato percorso da quasi mille pellegrini, che si sono incamminati dalle rive del Lago Ceresio, sulle quali si affaccia Lavena Ponte Tresa per raggiungere la tomba di Sant’Agostino nella basilica di San Pietro in Ciel d’oro a Pavia. In totale, otto tappe per passare dalle Prealpi al ponte coperto sul Ticino, seguendo le orme di quanti fin dall’anno mille scendevano dal nord Europa per raggiungere Roma.

La Via Francisca del Lucomagno entra in Italia nel pittoresco paese di frontiera sul Lago Ceresio dopo aver percorso 375 chilometri da Costanza passando dal Canton San Gallo, i Grigioni e poi il Canton Ticino. E dopo Pavia si collega alla Via Francigena diretta verso la Città eterna. La Via Francisca permette anche di raggiungere Arles e da lì il Cammino di Santiago de Compostela.

Pur attraversando aree fortemente urbanizzate, nel suo percorso interseca Cinque parchi (Argentera, Campo dei Fiori, Medio Olona, Altomilanese e della Valle del Ticino), luoghi di grande tradizione religiosa come il Sacro Monte di Varese, il monastero di Cairate, l’abbazia di Morimondo e non certo ultima la basilica di San Pietro in Ciel d’Oro, ma anche testimonianze storiche di assoluto valore quali il monastero di Torba e borghi di elevato livello paesaggistico come Castiglione Olona.

Via Francigena
Con oltre 2000 chilometri che da Canterbury portano a Roma, la Via Francigena è un percorso dalla storia millenaria e passa anche dalla Lombardia. Nel 990 l’arcivescovo inglese Sigerico viaggiò tra Roma e la città inglese, dove sorge la più antica abbazia più a nord di Roma. L’itinerario fu da lui compiuto di ritorno da Roma dove aveva ricevuto il Pallio dalle mani del Papa e descritto in un diario, dove vennero annotate le 79 tappe del suo itinerario.

L’Associazione europea delle Vie Francigene fa sapere che “la Via Francigena si prepara a ‘ripartire’ sul cammino, con la massima precauzione e un forte e doveroso senso di responsabilità. In merito ai tratti in cammino, si raccomandano tutte le ovvie necessarie misure di sicurezza comunicate in queste settimane ai fini del contenimento nella diffusione del virus: distanziamento di 1 metro all’aria aperta, mascherina, gel igienizzante ecc.”

Per quanto riguarda le strutture di accoglienza e i servizi per i pellegrini, è in corso una mappatura sulle realtà pronte a riaprire nel rispetto delle normative vigenti su scala nazionale. Si invita in ogni caso a contattare sempre preventivamente le strutture.

A proposito della parte del percorso in Italia, l’Associazione fa sapere che per per gli spostamenti all’interno del territorio regionale di residenza, quindi anche sui sentieri, muoversi è già possibile. “Dal 3 di giugno 2020 l’Italia apre alla possibilità di camminare spostandosi di regione in regione e apre anche ai turisti non italiani”.

Per maggiori informazioni rimanda alle allegate linee di indirizzo per la riapertura delle Attività Economiche, Produttive e Ricreative, della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome.

Via Francisca
Cortesia: mparotti@eoipso.it

Via Francigena
Foto di LeDecodeur da Pixabay

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