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Diario di un’osteria perduta per riflettere sulla società

Diario di un’osteria perduta per riflettere sulla società

Il magentino Arnaldo Citterio ha pubblicato il romanzo “Quel piccolo bastardo”, un racconto tra l’onirico e il filosofico

Arnaldo Citterio

Quel Piccolo Bastardo – Diario di un’osteria perduta”. È questo il titolo del romanzo scritto dal magentino Arnaldo Citterio, classe 1962, di professione Quality Staff Engineer nel campo dei dispositivi medici.

Dopo diversi anni di volontariato come soccorritore 118 presso la Croce Bianca di Magenta, ha iniziato un’avventura con l’ente Parco della valle del Ticino in relazione all’ambiente, al benessere degli animali e all’aiuto concreto alla popolazione diventando Guardia Ecologica Volontaria e Operatore di Protezione Civile AREU con specializzazione in antincendio boschivo.

Lo scorso maggio ha pubblicato da Pedrazzi Editore questo suo romanzo. È un volume di 106 pagine che è possibile ordinare anche su Amazon al costo di 12,48 euro. Un racconto tra l’onirico e il filosofico, capace di rapire il lettore e portarlo su piani diversi da quelli che comunemente si conoscono.

Ecco la trama. Il mondo non lo sa ma si sta abbattendo l’Apocalisse. Il CERN, l’organizzazione europea per la ricerca nucleare, sta collassando. Una serie di colpi di scena si susseguono uno dopo l’altro.

Dietro tutta questa storia c’è una insospettabile burattinaia, ma John, l’incaricato per questa missione suicida è coadiuvato da “Mastro Geppetto”, uno scontroso frequentatore di osterie e forte sostenitore del Barbera.

Immaginando un’osteria di altri tempi, come fosse fuori dal tempo in cui viviamo, tra un bicchiere di vino e l’altro, le storie dei personaggi si intrecciano e stimolano il lettore a riflettere sui più svariati argomenti.

Danilo Lenzo
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