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Cooperative, Milano regina d’Italia

Cooperative, Milano regina d’Italia

Seconda per numero di cooperative, la Lombardia si evidenzia per radici storiche e la provincia di Milano per numero. E una nuova legge regionale prevede agevolazioni

Operare insieme, contribuire a uno stesso fine. È questo il significato di cooperativa: da questo intento virtuoso, in cui chi fa parte di questo tipo di società sa che essa è fondata sul contributo in capitale e in lavoro di tutti i soci, ricorda la Treccani. È così importante questo concetto che l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha deciso, nel 1992, che il primo sabato di luglio di ogni anno fosse celebrata la giornata internazionale delle cooperative. Quest’anno il tema è stato COOPS 4 DECENT WORK, ovvero le cooperative per il lavoro dignitoso, spiega l’alleanza internazionale delle coop.
L’Italia conta molto sulle cooperative: sono oltre 113mila quelle registrate nell’albo del Ministero dello Sviluppo economico. La Lombardia è la seconda regione italiana per numero di imprese, con 13.884, dietro al Lazio. Ma ha un primato storico: è qui che nacque, precisamente a Como, la prima cooperativa italiana con uno statuto modellato sui principi di Rochdale, il primo modello cooperativo al mondo. Milano è la provincia che ne conta 6950, come risulta dall’Albo del Ministero dello Sviluppo economico. È un numero notevole, superiore a quello totale dell’Emilia Romagna, terra storica di cooperative. Solo la provincia di Roma ne conta di più.

Cooperativa, tipologie e caratteristiche
Si fa presto a dire cooperativa. Sono diverse, infatti, le tipologie di cooperative esistenti. Ci sono quelle di lavoro in cui i soci sono i lavoratori stessi, oppure quelle “di consumo e utenza”, dove i soci sono i consumatori o utenti, passando a quelle di dettaglianti, i cui soci sono i commercianti. Vi sono poi le cooperative agricole, che oltre a essere di lavoro possono essere anche di conferimento, in cui , spiega LegaCoop:
“il socio “conferisce” appunto alla cooperativa i propri prodotti, affinché questa possa ottenere un prezzo migliore sul mercato. Le cooperative sociali possono essere cooperative di utenza nel caso delle cooperative di tipo A o di lavoro nelle cooperative di tipo B.”.
Vi sono anche le cooperative sociali, che possono essere di utenza o di lavoro. C’è poi un altro e più recente tipo: la cooperativa di comunità, un modello di innovazione sociale dove i cittadini sono produttori e fruitori di beni e servizi.
Vi sono infine le categorie produttive dove si spazia dalla agricoltura e pesca ai servizi web, dalla salute e sociale all’abitazione fino a cultura e media.

Lombardia, nuova legge di semplificazione e vantaggi per le coop
Scrivevamo della Lombardia. A maggio è stata approvata la legge annuale di revisione normativa e di semplificazione: in tutto 53 articoli che modificano e aggiornano leggi regionali vigenti nei più svariati ambiti, da quello agricolo a quelli sociosanitario, finanziario, organizzativo, ambientale, economico, commerciale e dei trasporti.
Nella norma c’è spazio anche alle cooperative, prevedendo agevolazioni e facilitazioni delle condizioni per erogare di finanziamenti e contributi a fondo perduto a tutte le forme di cooperative, comprese quelle di comunità e di autogestione, “che necessitano di finanziamenti in capitale per spese di investimento legate ad esempio all’acquisito di veicoli legati a servizi di assistenza sociale oppure di beni strumentali”. La concessione di prestiti a tassi agevolati sarà possibile a sostegno non solo della fase di avvio di attività da parte di una nuova cooperativa, ma anche nella sua fase di consolidamento.

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