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7 fake news sull’acqua del rubinetto

7 fake news sull’acqua del rubinetto

In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, ecco sette “bufale” su questo elemento così prezioso per la vita umana e non solo

L’acqua è un elemento fondamentale per la vita. Siamo nati nell’acqua e ne siamo in parte costituiti. Essa rappresenta il 60% circa del peso corporeo di un maschio adulto, percentuale lievemente inferiore per le donne (50-55%), mentre per un neonato sale al 75%, spiega il Ministero della Salute.
Eppure l’acqua pare non interessare molto a noi italiani. Lo rileva uno studio di Eumetra che rileva come un italiano su due dimostri scarso interesse per il tema. Peccato, perché siamo decisamente fortunati in quanto più di 2 miliardi di persone non hanno accesso ad acqua sicura mentre quella che esce dai nostri rubinetti spesso e volentieri è di ottima qualità.
Bene, oggi in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, la società specializzata Culligan ha proposto una riflessione curiosa su sette fake news, invitando a non perdersi in un… mare di “bufale”. Ve le proponiamo di seguito.

1 L’acqua del rubinetto non è sicura: FALSO
L’Italia, secondo ricerca Irsa-CNR, è al quinto posto tra i Paesi europei per qualità dell’acqua degli acquedotti, rigorosamente controllata da parte delle Asl. Ma questo non basta: infatti, l’Italia è al primo posto tra i Paesi europei per consumo di acque minerali in bottiglia, e il secondo al mondo, dopo il Messico, secondo il Censis.

2 È meglio bere solo acqua in bottiglia, perché è migliore di quella del rubinetto: NÉ VERO NÉ FALSO
Paragonare la qualità delle acque non è semplice. Non tutti sanno, infatti, che l’acqua di acquedotto e le acque minerali sono regolate da normative differenti. Tale discrepanza fa sì che alcune acque minerali in commercio contengano elementi, quali arsenico, manganese o solfati, in quantità superiori rispetto ai parametri ammessi per l’acqua del rubinetto destinata al consumo umano. “Molti parametri, normati per le acque di rete non hanno limite per le acque in bottiglia, per le quali vengono definiti “caratterizzanti”. Alcune famose acque in bottiglia se valutate con i parametri del D.Lgs 31 NON risulterebbero potabili”, segnala Culligan, spiegando inoltre che la stragrande maggioranza delle bottiglie di acqua minerale in commercio è realizzata in PET, materiale che presenta pericolose controindicazioni, soprattutto in relazione alla tendenza a deteriorarsi – per esempio, se esposte a lungo al sole o ad altre fonti di calore – e a rilasciare particelle nocive.
Vero è che il controllo e la sicurezza dell’acqua di acquedotto sono garantiti fino al contatore di casa, oltre il quale la competenza è dell’utente finale.

3 L’acqua a elevato contenuto di sodio fa male alla salute: FALSO
La frazione di sodio assorbita attraverso l’acqua ha un impatto trascurabile rispetto a quella assunta attraverso gli alimenti: 100 grammi di prosciutto ne contengono già 2,578 grammi, mentre per assumerne attraverso l’acqua un solo grammo dovremmo bere in media circa 20 litri di acqua al giorno.

4 L’acqua a elevato contenuto di calcio fa venire i calcoli: FALSO
L’acqua del rubinetto, anche quella a elevato residuo fisso, vale a dire ricca di sali di calcio e magnesio, non favorisce la formazione di calcoli renali. Lo conferma l’Istituto Superiore di Sanità, non vi è una diretta correlazione tra la concentrazione di calcio nell’acqua e l’insorgere di calcoli.
Anzi, una dieta povera di calcio può semmai aumentare il rischio di sviluppare questa patologia. “In generale, per chi ha predisposizione o soffre di calcolosi la raccomandazione medica è quella di bere tanto perché quel che conta è la quantità totale di liquidi che si assumono nella giornata”.

5 Il cloro presente nell’acqua del rubinetto non fa bene: FALSO
Il cloro è presente per legge nelle acque potabili proprio a garanzia della salute pubblica, come prescrive uno specifico Decreto Legislativo (31/200).
La funzione del cloro è quella di sanitizzare gli acquedotti ed evitare eventuali contaminazioni batteriche assicurando la qualità e la salubrità dell’acqua all’interno della rete idrica.
Non è dannoso nelle quantità stabilite, al massimo può risultare sgradevole al gusto. Un fastidio facilmente ovviabile con l’applicazione al punto d’uso di semplici filtri a carbone attivo che eliminano l’odore e il sapore di cloro all’istante.

6 Bere durante i pasti fa male alla salute: FALSO
Sempre secondo l’Istituto Superiore della Sanità, se si assume una giusta quantità di acqua (non oltre i 600-700 ml) durante il pasto serve a migliorare la consistenza degli alimenti ingeriti, svolgendo quindi un ruolo importante nella digestione.

7 Le bottiglie d’acqua in plastica sono riciclabili e si smaltiscono senza problemi: FALSO
Il polietilene tereftalato, in sigla PET, è una resina termoplastica sì adatta all’uso alimentare, ma con una vita media stimata intorno ai 1000 anni. Attualmente, solo una parte minoritaria delle bottiglie in plastica è correttamente raccolta e avviata al riciclo. Di questa, una percentuale ancora minore viene realmente trasformata in nuovi oggetti, contenitori o imballaggi.
Segnala Bioecogeo.com che con 12,5 miliardi di litri d’acqua imbottigliati ogni anno in Italia, di cui 81% venduti in contenitori di PET, sono prodotte 330mila tonnellate di PET, che significa l’uso di 650mila tonnellate di petrolio e 6 miliardi di litri d’acqua.

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