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Leggere, un’arte coltivata in biblioteca e in Lombardia

Leggere, un’arte coltivata in biblioteca e in Lombardia

Per i numerosi cultori della lettura, le biblioteche offrono una ricchezza di volumi impareggiabile, specie in Lombardia, dove sorgono autentici tesori

Leggere è un piacere inestimabile per molte persone. Alla sera, a letto prima di addormentarsi, sul treno mentre si va al lavoro oppure nel tempo libero, il momento più opportuno lo si trova sempre.
C’è chi pensa davvero: “Io non posso vivere senza libri”. Lo scrisse Thomas Jefferson nel lontano 1815, aggiungendo che il libro è l’“unico oggetto futuro”. Ancora oggi i libri esistono come gli appassionati di lettura, sia pure in costante diminuzione.

Libri e biblioteche, il primato della Lombardia
Uno dei luoghi prediletti per leggere, a parte casa propria, resta la biblioteca. La Lombardia è la regione con il maggior numero di biblioteche pubbliche e private: sono 2.200 (dati 2016) su un totale nazionale di 13.693; a una certa distanza seguono Lazio con 1.290, Piemonte (1.142) ed Emilia-Romagna (1.098).
La Lombardia è la seconda regione per numero di lettori (oltre 50.500 nel 2015) preceduta dalla Campania con quasi 80mila utenti, e seguita da Piemonte, Puglia e Basilicata. In tutta Italia i visitatori delle biblioteche statali sono più di 1,5 milioni.
I lettori non sono solo assetati di cultura, ma anche generosi nel donare libri. Lo conferma l’ottimo risultato dell’iniziativa #ioleggoperché, dedicata alle donazioni: sono stati 195.470 i volumi raccolti nelle librerie aderenti per le biblioteche scolastiche di tutta Italia, 75,8% in più rispetto all’anno scorso.
La Lombardia ancora una volta si è messa in luce: infatti, è tra le regioni dove si è donato di più, insieme a Emilia Romagna e Veneto.

Le più belle biblioteche in Lombardia, a Milano e provincia
Le biblioteche non sono solo scrigni del sapere, ma talvolta sono dei veri capolavori di storia e dell’architettura. Si comincia da Milano, con la Biblioteca Braidense, realizzata nel XVIII secolo dal celebre architetto Piermarini. Oggi, con un milione e mezzo circa di libri contenuti, è la terza biblioteca italiana per ricchezza del patrimonio librario. Non solo: per legge, la Biblioteca riceve dagli editori di Milano e provincia il 40% delle pubblicazioni nazionali, contribuendo ad ampliare la sua già ricca dotazione. Sempre in città sorge la Biblioteca Sormani, ovvero la Biblioteca Comunale Centrale di Milano, anch’essa sorta nel Settecento, dove sono raccolti circa 650mila volumi.

Ancora più antica e prestigiosa è la Biblioteca Ambrosiana: fondata nel 1607 dal cardinale Federico Borromeo e inaugurata due anni più tardi, raccoglie codici greci, latini, volgari e delle diverse lingue orientali nonché fondi preziosi di vari conventi e monasteri che la connotano per ricchezza e prestigio, tanto che sul proprio sito, con legittimo orgoglio è scritto:
“Per la vastità delle raccolte e per il numero e il pregio dei codici, l’Ambrosiana è indubbiamente una delle prime biblioteche italiane e del mondo.”

Altre perle architettoniche e storiche si trovano in Lombardia. A Brescia sorge la Biblioteca Queriniana, istituita nel 1747; Mantova ospita la Biblioteca Teresiana, Lodi vanta la Biblioteca Comunale, collocata nel Palazzo di San Filippo, uno dei migliori esempi del barocco lombardo della seconda metà del XVIII secolo; a Bergamo sorge la settecentesca Biblioteca Angelo Mai, ricchissima di volumi (710mila) e circa 24mila tra manoscritti, incunaboli e cinquecentine che la rendono un autentico tesoro del sapere.

Anche nell’Altomilanese si contano biblioteche inserite in splendidi contesti architettonici. Per esempio, la biblioteca comunale di Robecco sul Naviglio, ubicata nella Villa Archinto, detta “il Castello”, di impatto scenografico notevole, nei pressi del Naviglio Grande. Altro contesto bibliotecario pregevole è quello di Villa Annoni a Cuggiono, struttura ottocentesca con un immenso spazio verde di 230mila metri quadri che ne fanno il secondo parco recintato più grande della Lombardia dopo quello della Villa Reale di Monza; non si può certo dimenticare, infine, il trecentesco Castello Visconteo al cui interno ha sede la Biblioteca Civica “Romeo Brambilla” di Abbiategrasso.

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